Un totale di 454 cremazioni, con una media giornaliera di quasi sette al giorno. Sono i numeri del forno crematorio di Civitavecchia, gestito da maggio dall’impresa Altair in via Braccianese Claudia, che proprio ieri ha festeggiato i primi tre mesi dall’apertura.
Numeri consistenti, considerato che siamo ancora in fase di start up e che mediamente nel periodo estivo la mortalità viaggia su valori più bassi rispetto all’inverno. La maggior parte dei 454 che hanno scelto di farsi cremare vengono dal Lazio, il 90%, con il restante 10% che per vari motivi arriva dalle regioni vicine, su tutte la Campania. Solamente 28 sono i civitavecchiesi che hanno deciso di utilizzare questo servizio, mentre i restanti 426 vengono da Roma, Cerveteri, Albano Laziale, Santa Marinella e Ladispoli, e da tante altre città del comprensorio. Delle 454 persone cremate, 52 provengono da resti mortali da esumazioni, mentre 402 sono le salme da funerale, le persone cioè che hanno deciso di farsi cremare quando erano in vita. Cosa succede una volta che le persone vengono cremate? Il 5% vanno in dispersione: in mare, nei boschi o più in generale nei luoghi che in qualche modo hanno significato qualcosa quando la persona era ancora in vita. Il restante 95% viene messo a casa, in un apposito contenitore, oppure al cimitero, dove i parenti acquistano una piccola cella dove conservare i resti. 454, quindi le cremazioni dal 7 maggio al 6 agosto. Numeri in crescita, visto che a maggio ne sono state effettuate 94, mentre a luglio sono diventate 186, praticamente il doppio.
“Siamo in linea con le previsioni – spiegano dall’Altair, la ditta che ha costruito e che gestisce l’impianto – e con i numeri che ci eravamo dati. La nostra è una crescita graduale, con l’impianto che sta rispondendo bene alle esigenze di tutto il territorio. Siamo soprattutto soddisfatti del servizio che riusciamo a fornire. Puntiamo a crescere ancora”.
2 Comments
martina
La ditta altair dovrebbe ringraziare , se non lo ha già fatto, manuedda, cozzolino, menditto se fà questi bei numeri sulla pelle di chi abita a civitavecchia!!!!!
Dai dati si vede che per civitavecchia bastava una linea per 28 persone …
Ma grazie all’assessore all’ambiente manuedda ed ai suoi amici abbiamo a civitavecchia una altra fonte altamente inquinante, ricordo la famosa frase di manuedda:
” A civitavecchia se ci sarò io, come responsabile,,non si accenderà nemmeno più un cerino!!!”
Aoooo
Aoooo
Altro che alberto sordi , manuedda batte tutti comici, davvero serie le sue promesse, d’altronde che potevano aspettarsi chi lo ha votato , balle , balle , balle come ha sempre detto nella sua vita prima da cittadino e poi da politico che è passato da una giunta ad un altra con l’aiuto poi delle associazioni ambientaliste( bravi/e quelli che ci partecipano… vedi la ricotti , ghirga, galletta ect…)
Sabrina
Ma invece soffermiamoci sui resti, quanto di noi finisce nell’urna? E il resto? Va nell’aria e nelle discariche per rifiuti speciali. Perché il crematorio non lo avete fatto a Cerveteri?