CIVITAVECCHIA – Nessun abuso e nessuna anomalia di carattere tecnico-amministrativo nell’iter che ha portato alla realizzazione del forno crematorio che si trova all’interno del cimitero di via Braccianese Claudia. Il magistrato titolare dell’inchiesta, il Sostituto Procuratore della Repubblica Delio Spagnolo, ha infatti chiesto l’archiviazione. Secondo il magistrato, che ha concluso nei giorni scorsi il suo lavoro dopo circa due anni di approfondimenti, è quindi stato tutto regolare.
La richiesta del pubblico ministero è comunque destinata a far discutere, in considerazione del fatto che solo tre settimane fa, il 13 febbraio scorso, i comitati che da sempre si sono opposti alla realizzazione dell’impianto avevano diffuso il contenuto della perizia tecnica affidata ad un consulente. Nel corso di una conferenza stampa era stato quindi affermato che, proprio sulla base della consulenza tecnica, il forno crematorio “potesse considerarsi abusivo perché la delibera di giunta del 2016 è fallace, perché non idonea a dare un giudizio su questa cosa, e poi perché nella delibera c’erano degli atti che nel momento della delibera qualcuno ha visto ma che in realtà sono successivi, come la paesaggistica. Poi il progetto ha cambiato volumetria e sagoma, per cui era necessario il passaggio in consiglio comunale e prima ancora avere l’ok della Regione con il Vas. In tutte queste situazione sono saltati i passaggi istituzionali”. Evidentemente, però, il magistrato titolare dell’inchiesta deve aver avuto riscontri diversi, che lo hanno quindi portato a chiedere l’archiviazione del caso, considerato che a suo giudizio nella vicenda non si riscontrano particolari di carattere penale. Ma la sensazione è che la parola fine sul fronte giudiziario è ancora lontana dall’essere scritta. E’ infatti probabile che i comitati, forti di quanto sostenuto nella perizia, presenteranno opposizione alla richiesta di archiviazione e a quel punto ad esprimersi dovrà essere direttamente il Tribunale.