I comitati che si battono contro la realizzazione del forno crematorio tornano alla carica. Nel corso di una conferenza stampa svoltasi questo pomeriggio nella sede di Civitavecchia C’è, l’avvocato Daniele Barbieri, legale delle associazioni, ha chiamato in causa la Regione Lazio. Chiesto, in sostanza, un aggiornamento dopo il sopralluogo effettuato al cantiere e la relazione che il Comune ha dovuto fornire agli uffici della Pisana. VIDEO
“Attendiamo risposte dalla Regione Lazio – dichiara l’avvocato Barbieri – l’11 gennaio ci è stata comunicata l’apertura di un procedimento di verifica sulla scorta degli esposti che abbiamo presentato. È stata chiesta una relazione dettagliata al Comune, è stato dato mandato per un sopralluogo, che è stato fatto. A questo punto – spiega il legale – vorremmo sapere cosa emerso, qual è il contenuto delle deduzioni fornite dal Comune e quali sono gli intendimenti della Regione in merito ai nostri esposti”.
Il tutto, hanno sottolineato i rappresentanti del comitato nel corso della conferenza stampa, nella speranza che una risposta della Regione Lazio possa far scattare l’atteso intervento da parte della Procura della Repubblica. “La speranza che questo atto che facciamo ora nei confronti della Regione Lazio acceleri l’intervento della Procura c’è – afferma l’avvocato Barbieri – rispetto ad un intervento del Tar, sarebbe più immediato. Se il pubblico ministero dovesse, come auspichiamo noi, optare per il sequestro dell’area, oggi decide e ieri sequestra. È un provvedimento più diretto del Tar, che ha tempi tecnici più lunghi, considerando anche che l’udienza è fissata al 30 maggio”.