Era il 24 marzo scorso quando i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Tarquinia, nel corso di una serie di controlli nelle aree rurali e dell’ambiente naturale, scoprirono una vera e propria discarica a cielo aperto nell’area protetta del “Monumento Naturale la Frasca”.
Si trattava, in particolare, di un ingente quantitativo di rifiuti indifferenziati abbandonati a pochi metri dal mare nella zona che si trova tra l’area edificata delle Villette e l’ingresso del camping. I Carabinieri Forestali procedettero al sequestro dell’area ed avviarono attività di indagine necessarie all’individuazione del responsabile. Indagini che consentirono rapidamente, anche tramite la raccolta di testimonianze e filmati, di risalire all’autore del gesto, probabilmente un dipendente o il titolare di una ditta edile, che fu quindi identificato e segnalato all’Autorità Giudiziaria di Civitavecchia per smaltimento illecito di rifiuti. Oltre al procedimento penale che sta seguendo il suo corso, l’autore fu obbligato a ripristinare le precedenti condizioni naturali del luogo al fine restituire le decoro e fruibilità ai cittadini. Tutto bene, se non fosse che a distanza di quasi tre mesi dalla denuncia, la discarica è ancora presente, con tutte le transenne che i militari di Tarquinia posizionarono con tanto di cartello esplicativo per evitare che la zona recintata diventasse uno spazio nel quale ognuno potesse conferire rifiuti di ogni genere. Tornando alla discarica, che copre un’area di circa 25 metri quadrati, si registrano rifiuti di ogni tipo: si va dai tantissimi sacchi di indifferenziata abbandonati a terra ai materiali di risulta di lavori edili, passando per sedie di plastica con relativi cuscini, tubi, sacchi di vernice. Rifiuti che, come detto, sono ancora là, con la vegetazione che nel frattempo è cresciuta e li ha quasi completamente sommersi. Il problema rimane, anzi è peggiorato, visto che, a distanza di quasi 100 giorni, il responsabile della discarica si è visto bene dall’andare a ripulire l’area. Ma qualcosa non ha funzionato anche nei controlli che avrebbero dovuto seguire alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria da parte delle forze dell’ordine per il ripristino delle condizioni naturali del luogo. Fatto sta che chi passa da lì per una bella piacevole in riva al mare, deve continuare a vedere questo scempio.
3 Comments
giovanni
Ancora si cazzeggia chiamando la Frasca “Monumento Naturale la Frasca” se si vuole dare dignità a quella zona si deeve mettere in atto il programma che era stato pensato a suo tempo altrimenti togliessero quei cartelli e lasciassero usare la pineta come è stato negli ultimi trenta o quaranta anni
Marco
Penso che la Frasca tutelata sia una conquista del territorio tutto Tarquinia e Civitavecchia.
Per la pulizia a questo punto provveda la parrocchia di S. francesco di Paola di Civitavecchia che incautamente ha affidato lo smaltimento dei rifiuti.
giovanni
Ti ricordo che è stata solo battezzata e tutto quello che era stato progettato zero assoluto
“Con l’ Ordine del giorno n. 34 del 2 ottobre 2013 firmato da tutti e 7 i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno impegnato “il Presidente della Regione e la Giunta a promuovere le procedure necessarie, ai sensi della l.r. 24/98, per l’istituzione di un Monumento Naturale che perimetri l’intera area, dal confine con gli impianti termoelettrici di Torre Valdaliga Nord, per tutta l’estensione verso nord della pineta ‘La Frasca’ ”
Stiamo parlando di 10 anni fa e l’articolo
http://www.vasroma.it/a-quando-listituzione-del-monumento-naturale-la-frasca-nel-comune-di-civitavecchia/
si concude con la domanda !Quanto tempo ancora si dovrà aspettare per vedere istituito questo monumento naturale ?” ossia reperti archeologici stutture romane ecc.