“È davvero singolare la reazione dell’amico Daniele Perello, consigliere di opposizione, sulla carta, all’iniziativa proposta dal sottoscritto e dal consigliere Mirko Mecozzi di accesso agli atti per quanto riguarda Largo della Pace e le autorizzazioni rilasciate dal Comune di Civitavecchia”. Così il responsabile dei Club Forza Italia Giancarlo Frascarelli inizia la replica all’intervento di Perello, consigliere de La Svolta e, sottolinea Frascarelli, dipendente di Port Mobility.
“Forse Perello – continua Frascarelli – quest’estate era troppo preso dallo sport in spiaggia per non essersi accorto delle polemiche, dei disagi e soprattutto dei danni provocati dall’amministrazione comunale pentastellata, che inspiegabilmente, ma non troppo, oggi difende, nel far applicare i regolamenti dehors e far produrre ai commercianti le richieste delle famose autorizzazioni paesaggistiche che hanno spogliato la città di gazebo e tavoli. In linea di principio queste autorizzazioni servono solo per quei manufatti che occupano il suolo in soluzione di continuità perché modificano di fatto lo stato dei luoghi e non ci sembra, a meno che Perello a forza di stare sotto il sole abbia avuto un calo della vista, che largo della Pace non abbia subito modifiche sostanziali e permanenti. Se questa regola è valsa per tutti i commercianti di Civitavecchia non si capisce per quale arcano motivo Port Mobility ne debba essere esentata, se così poi sarà dimostrato. Il punto però non è questo. La verità è che i lavoratori di largo della Pace non solo non c’entrano nulla con questa iniziativa ma non ne vengono nemmeno coinvolti indirettamente. Diventa ancora più inspiegabile l’uscita di Perello che fa espliciti riferimenti ad attacchi all’Autorità Portuale e al suo presidente-commissario quando il suo datore di lavoro, lui che smista pullman e turisti proprio a largo della Pace dovrebbe ben saperlo, è Guido Azzopardi, fratello del vero “pezzo da novanta” del porto e cioè l’avvocato Eddy. Su come i suoi datori di lavoro siano entrati in possesso delle quote di maggioranza di Port Mobility saranno gli organi competenti, se lo riterranno opportuno, a stabilire se tutto sia stato fatto in modo regolare o meno, e su questo, quando vuole, possiamo fare un dibattito pubblico in televisione. Perello dunque eviti – conclude Frascarelli – di fare la morale su trasformismi e altro perché sarebbe fin troppo facile rispondergli che in politica, lui, di case e di amici influenti ne ha cambiati molti. Quando il Comune di Civitavecchia ci fornirà i documenti richiesti, prima i cittadini civitavecchiesi poi Perello e i suoi datori di lavoro scopriranno il perché di questa iniziativa, nata per tutelare tutti i lavoratori e non solo quelli di Largo della Pace”.