Aperta ufficialmente questa mattina presso la sede di via Giordano Bruno la campagna per il tesseramento di Freedom, movimento politico nato da una costola di Forza Italia ai tempi del primo rimpasto della giunta Moscherini e giunto già a 300 iscritti (tessera gratuita). Presenti stamattina la presidente, Giacomina De Fazi, la coordinatrice, Fabiana Attig, insieme a Daniele Ceccarelli per Freedom Giovani, di cui è stato lanciato il logo, e Paola Simonetti.
"Un nuovo inizio", questo lo slogan con il quale ha aperto la Attig, precisando che "noi non vogliamo più avere niente a che fare con l'attuale maggioranza di palazzo del Pincio e con quelli che sono i rappresentati locali del Pdl, considerando che il nostro movimento ha aderito al Popolo della Libertà sin dall'inizio a livello nazionale". Si ripropone, quindi, la solita contraddizione: dentro il Pdl ma in opposizione all'amministrazione Moscherini, riconoscimento nei valori del Popolo della Libertà ma non dei suoi uomini a Civitavecchia. Contraddizione solo apparente per la Attig, che guarda a un processo di costituzione del Pdl lungo e articolato. "Ci vorranno tre anni prima che si arriverà a congresso – ha spiegato – e in questo periodo si prevede che il coordinatore provinciale, Francesco Lollobrigida, senta anche tutte le associazioni aderenti al Pdl, come anche Freedom".
C'è tutto il tempo per la Attig, quindi, di "far sbollire gli animi" per arrivare a un "partito che non sia una fusione a freddo come il Pd. E se Lollobrigida verrà da noi – ha aggiunto – noi non gli chiuderemo certo la porta in faccia, fermo restando che i vertici romani devono iniziare a vedere chi è che su questo territorio rappresenta il Pdl. E Moscherini – ha concluso – è iscritto al Pdl?". Più duri i toni della De Fazi, che intanto ricorda che Alessio De Sio, tra i fondatori del movimento, non ha bisogno né di riconoscimenti, né di investiture, essendo "il numero due di Bertolaso, essendo a tutti gli effetti un collaboratore dell'attuale governo". Poi si enfatizza dicendo che "se l'Abruzzo è scosso dai terremoti anche Civitavecchia lo è da questa amministrazione comunale per riparare i cui danni ci vorranno decenni". Nessuna "programmazione strategica", nessuna iniziativa per far fronte alla "disoccupazione cui andranno incontro i novecento lavoratori impegnati al cantiere di Tvn e le loro famiglie" al termine dei lavori, e "una colata di cemento per la trincea ferroviaria che diventerà niente di più di un parcheggio". E si parla anche di "persecuzione da parte del sindaco Moscherini, che getta fango a livello personale, al limite del mobbing". E infine si addita il "fallimento della politica per i giovani, con i vari progetti per la realizzazione di cinema multisala, discoteche e campus universitari rimasti lettera morta".