“Trovo l’assenza del presidente Di Majo un fatto politicamente grave ed ancora più grave il fatto che non si sia fatto alcun tentativo di limitarne la gravità”. Va giù duro, il consigliere comunale dei Cinque Stelle, Fulvio Floccari, nei confronti del presidente dell’Autorità Portuale, assente nella prima riunione del tavolo sull’inquinamento in ambito portuale svoltasi mercoledì pomeriggio (sulla vicenda interviene polemicamente anche la Cgil, che se la prende però con il Comune).
Floccari stigmatizza che nessun interlocutore decisionale era presente a rappresentare l’Authority, visto che Di Majo ha delegato a presenziare al tavolo tecnico un suo funzionario che si è autodefinito un semplice uditore e che non ha potuto rispondere alle tante richieste giunte dalle diverse parti presenti al tavolo. Per Floccari, ventilando improrogabili impegni, e quindi ammettendo la secondarietà della questione ambientale cittadina, l’Autorità Portuale ha così scelto di latitare da un tavolo al quale avrebbe dovuto rendere conto delle tante inadempienze collezionate sotto il profilo ambientale. Inadempienze che il consigliere dei Cinque Stelle snocciola una dietro l’altra, dall’inottemperanza delle prescrizioni VIA dell’ultimo ventennio, a quella degli impegni presi con il Comune riguardo il ripascimento della diga soffolta, per finire con la mancanza di coerenza nei confronti degli impegni assunti oltre due anni fa circa l’ammodernamento dei mezzi d’opera e di trasporto portuali, con più moderni mezzi a metano. L’affondo finale, Floccari lo dedica poi al Pd, anche senza nominarlo. “A quale forza politica – conclude – vanno rivolti i ringraziamenti della città per la nomina del nuovo Presidente? A chi va data la gigantesca responsabilità politica di un atteggiamento così irrispettoso delle Istituzioni e della Città? A rivedere gli articoli di stampa di chi festeggiava l’arrivo del nuovo Presidente sono certo che tanti cittadini sapranno darsi la giusta risposta”.