Un’escalation che non può non suscitare inquietudine e, soprattutto, un senso di insicurezza che, diciamo la verità, da queste parti era assolutamente sconosciuto. Per anni, per tanti anni Civitavecchia ha rivendicato almeno la sua tranquillità, quella di un centro medio-grande a pochi chilometri da Roma, nel quale gli episodi di criminalità erano ridotti ai minimi termini. Invece, la situazione nell’ultimo periodo è profondamente cambiata.
Non passa praticamente giorno che non vengano a galla episodi di microcriminalità che possono riguardare giovani, magari vittime delle loro dipendenze e che devono procurarsi i soldi per acquistare ciò che gli manca, oppure bande specializzate. Solo nella nostra pagina di cronaca di ieri abbiamo raccontato di furti in alcuni negozi di abbigliamento, del furto del ciclomotore a un rider e dell’inseguimento lungo l’Aurelia di un ragazzo scappato in sella a un “motorino” modificato. Oggi si torna ai furti, al furto in un appartamento del centro di Civitavecchia che deve essere stato particolarmente traumatico per la persona che l’ha subito. Particolarmente traumatico perché, stando a quanto viene raccontato, avvenuto in pieno giorno e in presenza della proprietaria dell’appartamento, che sarebbe stata cloroformizzata con il classico spray anestetizzante un tempo utilizzato dai malviventi che si introducevano nelle case in orario notturno. Questa volta, dunque, prima di intervenire i malviventi non hanno atteso che l’inquilino uscisse per delle commissioni. Sono direttamente entrati in casa mentre la proprietaria era presente. Così come in altri analoghi raid domestici, il bottino è stato rappresentato da gioielli e denaro contante. Insomma, ci si trova di fronte ad un vero e proprio cambiamento delle abitudini criminali: dalle truffe agli anziani, che erano diventate quasi quotidiane, si sta nuovamente passando al classico furto, messo a segno nei modi più svariati.