“Il sindaco ha tradito il mandato elettorale del 2007 e per questo dovrebbe fare un passo indietro”. È uno dei passaggi dell’intervento di Roberta Galletta in merito al rimpasto di giunta realizzato da Giovanni Moscherini, a cui la coordinatrice locale del Partito Democratico rimprovera anche l’aver dimenticato le quote rosa. Leggi la nota.
“La frequenza ormai annuale del rimpasto che è diventato la regola e non l’eccezione per l’amministrazione Moscherini del fare senza pensare, tradisce una debolezza e una inconsistenza del programma politico del sindaco che non riesce ad essere attuato per mancanza di volontà e per l’incapacità di far funzionare la macchina amministrativa che viene pagata profumatamente dai cittadini. Credo che la politica civitavecchiese abbia quanto mai bisogno di riappropriarsi del proprio ruolo di pianificazione strategica e guadagnarsi la credibilità nei confronti dei cittadini permettendo alle Istituzioni di farsi carico delle istanze provenienti dai tavoli di consultazione facendo proprie le indicazioni provenienti dal basso. E non accontentare con assessorati e incarichi i gerarchi moscheriniani rimasti a piedi. Del resto il disappunto espresso dal coordinatore provinciale del Pdl Lollobrigida e dal sottosegretario Giro circa il metodo usato da Moscherini per confezionare la quarta giunta scopre la ormai nota mancanza di confronto del sindaco con sue stesse forze politiche. E non è un caso. Perché Moscherini ha ormai palesemente tradito il mandato elettorale che gli era stato affidato dai civitavecchiesi nel 2007, presentando una giunta frutto di scelte basate su simpatie personali e non rispondente alle “larghe intese” tra i partiti che ancora una volta non sono stati coinvolti, per loro stessa ammissione, nelle decisioni di governo della città. Solo questo dovrebbe bastare a capire che sarebbe il caso di fare un passo indietro. Per rispetto verso tutti i civitavecchiesi, perchè Civitavecchia ha bisogno in questi due ultimi anni di legislatura di un rilancio di temi essenziali per la propria collettività per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini che si sentono sempre più esclusi dalla partecipazione alla vita della cosa pubblica, e non di premiazioni dei trasformisti, camaleonti della politica ormai professionisti nel cambiare da un giorno all’altro partito secondo il migliore offerente, con assessorati creati ad hoc e riempiti fino all’inverosimile di deleghe ignorando completamente la situazione drammatica del Comune di Civitavecchia sull’orlo della bancarotta. Infine un appunto sulla scelta degli assessori operata senza neanche una donna: l’ennesima giunta presentata con il solito trionfalismo destinato come sempre a sgonfiarsi al primo impatto con i problemi veri di questa città, si distingue stavolta per l’assenza di rappresentanza femminile in un esecutivo di soli uomini. Un vero peccato, perché la politica civitavecchiese ha negli anni espresso figure femminili bipartisan che hanno contribuito, con la propria intelligenza e sensibilità, allo sviluppo economico, sociale e politico di Civitavecchia. Ma da chi non è civitavecchiese e non ha la memoria politica cittadina è normale aspettarsi uno scivolone simile”.
Roberta Galletta
Coordinatrice Circolo Partito Democratico Civitavecchia