“L’amministrazione comunale deve perseguire per prima cosa l’interesse pubblico, che mai deve essere sacrificato all’interesse privato”. È quanto sostiene Roberta Galletta, coordinatrice del Pd, secondo la quale a Civitavecchia l’Urbanistica naviga a vista. Leggi la nota.
“L’attività dell’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Civitavecchia ha ridotto e compresso l’applicazione delle norme a tal punto che il privato che deve costruire a Civitavecchia non deve più cedere le aree al pubblico, non deve più creare, potenziare o adeguare le reti dei servizi. Il privato può prescindere dalle convenzioni urbanistiche, eludendo l’unico strumento che ha lo scopo di garantire che all’edificazione del territorio a fini residenziali corrisponda l’approvvigionamento delle dotazioni minime di infrastrutture pubbliche compromettendo la qualità del vivere in un aggregato urbano. L’assessore Mauro Nunzi, dunque, avallando il rilascio di concessioni edilizie singole con applicazione dell’indice pieno di edificabilità in aree carenti di servizi, legittima chi costruisce ad utilizzare l’intera proprietà a fini privati, scaricando interamente sulla collettività i costi conseguenti alla realizzazione o all’adeguamento di infrastrutture e servizi. Deve quindi trattarsi, a parer suo, di aree in cui siano presenti non solo le opere di urbanizzazione primaria, come verde a parchi e giardini, parcheggi, reti di acqua, gas, fogne, ma anche quelle di urbanizzazione secondaria, ovvero asili nido e scuole materne, scuole dell’obbligo, impianti sportivi, chiese, centri sociali ed attrezzature culturali e sociali, aree verdi di quartiere. L’Assessore Nunzi sostiene questo, dando la rappresentazione di una realtà urbanistica per cui a Civitavecchia ogni area edificabile è un “lotto intercluso” e quindi è possibile edificare con semplice permesso di costruire, dichiarando che la nostra città è dotata di tutte le necessarie opere e gli adeguati servizi per il cittadino, come se questa a è la migliore città possibile. L’Urbanistica invece dovrebbe garantire un mercato libero e concorrenziale ed ecco perché è necessario procedere alla formazione di un nuovo strumento generale il quale dovrà essere pronto all’uso nell’arco di due o massimo tre anni, per assolvere all’obbligo imposto dal Piano Territoriale Provinciale Generale entrato in vigore lo scorso mese di marzo. Nell’attesa della formazione del nuovo strumento urbanistico è dannoso per la città navigare a vista con la Pubblica Amministrazione che non manifesta mai una chiara visione di insieme, prediligendo invece azioni scollegate rivolte a soddisfare interessi particolari. Vediamo come gli interessi dei privati siano garantiti dalla nostra Pubblica Amministrazione, contrariamente gli interessi pubblici che non vengono tutelati e l’affermazione del contrario equivale alla mistificazione della realtà. La Pubblica Amministrazione disporrebbe degli strumenti attuativi atti ad impedire un incremento dei guasti urbanistici verificatesi, o per riequilibrare una situazione urbanistica compromessa dalla precedente edificazione ma non li usa. Questi strumenti hanno un nome, Piani Particolareggiati e Piani di Lottizzazione e possono essere di iniziativa privata o pubblica. Dobbiamo esigere dall’Amministrazione il perseguire per prima cosa l’interesse pubblico e che mai questo venga sacrificato all’interesse privato intendendo con “privato” l’interesse di alcuni. Sempre troppo pochi di fronte all’intera comunità civitavecchiese”.
Roberta Galletta
Coordinatrice Circolo Partito Democratico di Civitavecchia