Cara Simona, non posso che accogliere con entusiasmo la tua proposta di ricordare con un angolo della nostra città la memoria e l’opera di Leda Gallinari, raro esempio di impegno politico e civile per la classe politica tutta ma soprattutto per le giovani donne impegnate oggi a ricoprire ruoli importanti per amministrare la collettività in un momento in cui la politica, tutta, stà dando un pessimo esempio di se.
Ho conosciuto Leda attraverso le cronache dei giornali e i tuoi ricordi e aver avuto la fortuna di conoscerla di persona in un giorno particolare e in un posto altrettanto particolare appena otto mesi prima della sua scomparsa mi ha reso una persona privilegiata.
Era infatti il 25 aprile del 2011 quando tutti insieme al Parco della Resistenza stavamo celebrando l’importante ricorrenza storica quando grazie a te ho potuto conoscere di persona e subito abbracciare Leda. Non dimenticherò mai il suo sguardo vivo e la curva dolce del suo sorriso con la quale mi spronava, con te accanto, a impegnarmi sempre per il bene della nostra comunità, dei più deboli, degli ultimi. Il suo abbraccio affettuoso in mezzo a noi ha scaldato quella giornata di timida primavera e incoraggiato l’impegno politico scelto da tempo.
Nella tua lettera piena di affetto e stima per Leda, fra tutte le opere portate avanti con coraggio, mi ha colpito tanto il fatto che fosse stata lei, antesignana di tante battaglie ambientaliste che pure ci hanno fatto conoscere e lottare insieme in questi anni, a creare con tanti semplici cittadini il parco della Cooperazione, oggi parco dell’Uliveto. Sarebbe stato perfetto intitolarlo a lei, ma non è possibile. Altri fatti storici gravi sono giustamente ricordati proprio li ma mi piace sapere che l’anima di Leda sia rimasta affettuosamente legata a questo posto straordinario.
Un altro passo della tua lettera però mi ha fatto pensare come rendere omaggio a questa straordinaria figura di grande donna, ed è quando racconti del suo grande amore per i bambini e della sua battaglia per vedere garantito a tutte e a tutti il diritto all’istruzione che si è concretizzato nella realizzazione della scuola elementare Gianni Rodari. Una scuola, dunque, dovrebbe essere intitolata a Leda, come richiestomi espressamente neanche un mese fa dalla sorella Laila. Una scuola, perché la crescita e la formazione dei nostri figli, e del loro futuro passa proprio da qui, come Leda aveva da sempre sostenuto. Una scuola che magari si trovi proprio alle spalle del suo amato parco della Cooperazione, dove Leda gioca ancora a nascondino dietro i colossali ulivi che abitano questo ultimo angolo di paradiso cittadino.
Roberta Galletta