Approda in consiglio comunale il giallo dell’Rsa Bellosguardo, dove una signora è morta martedì della scorsa settimana e i parenti non sono stati avvertiti dalla struttura. Su sollecitazione del consigliere comunale della Lega, Pasquale Marino, il sindaco Ernesto Tedesco ha spiegato il motivo per cui è stato il comune a chiamare i parenti della defunta, anche se non era suo dovere.
In sostanza, la Asl sabato scorso ha chiamato il primo cittadino affinché Palazzo del Pincio provvedesse al trasporto all’obitorio della signora con relativi costi a carico sostenendo che la donna fosse indigente. L’Ufficio Tutele, contattato dall’assessore Manuel Magliani, ha informato che la signora non era indigente e quindi non vi erano i presupposti per porre a carico del comune le attività necroscopiche. I Servizi Sociali hanno poi fatto quello che la struttura avrebbe dovuto fare, ovvero contattare il tutore.
“Il perché la struttura ha tergiversato nel reperimento del tutore – ha affermato l’assessore ai Servizi Cimiteriali Manuel Magliani – lo spiegheranno alla magistratura noi abbiamo fatto in attività non dovuta perché sensibilizzati dalla Asl e poiché non si poteva accogliere la loro richiesta i servizi sociali hanno chiamato il tutore”.
2 Comments
Luna
Cioè, quindi la RSA Bello Sguardo quando i parenti fossero andati a farle visita, li avrebbero indirizzati al cimitero?
Questa storia è allucinante!
E’ una vita che dico che deve essere fatta una legge che obblighi tutte le RSA sia pubbliche che private e gli Asili nido a avere telecamere ovunque.
Appartengono a categorie fragili e la cosa più importante è che spesso gli anziani vengono terrorizzati con violenze sia fisiche che psicologiche, molti hanno deficit cognitivi per cui non parlano e non possono raccontare dell’inferno in cui stanno vivendo.
Lo stesso si fà con i bambini piccoli che ancora non possono parlare o non lo fanno per paura.
Ogni tanto, troppo troppo spesso, leggiamo sui giornali di queste violenze ma nessuno fa nulla.
Cade sempre tutto nel dimenticatoio e soprattutto alla fine mai nessuno paga, o in primo o in secondo grado dei processi vengono sempre assolti. E’ vero che spesso i parenti li lasciano in strutture e si dimenticano anche che siano vivi, sollevandosi la coscienza. Per questi andare in RSA o al cimitero non cambierebbe nulla, ammesso che ci vadano.
Tutto questo mi fa schifo.
Scusate lo sfogo ma considerate che ognuno di noi o un nostro parente potrebbe fare quella fine, sia bambino che anziano.
Ale
Purtroppo in Italia preme molto tutelare la privacy, e non le persone fragili e questo da sempre, quindi aspettiamo e speriamo, che si faccia una legge per obbligare gli istituti a mettere le telecamere.