"Relativamente a Giovanni Moscherini, il 16 febbraio 2008 sono stati notificati dal centro operativo di Roma della Direzione Investigativa Antimafia, un avviso di conclusione delle indagini ai sensi dell'articolo 415 bis del codice di procedura penale ed una contestuale informazione di garanzia in quanto indagato per i reati previsti dagli articoli 110, 81, 319 e 322 del codice penale, per aver tentato, i concorso con altra persona, di ottenere notizie in ordine ad indagini in corso da parte del menzionato ufficio di polizia".
E' il passaggio più importante della risposta dell'onorevole Giuseppe Maria Reina, sottosegretario di stato per le infrastrutture e i trasporti, ad un'interrogazione presentata dai parlamentari Tenaglia, Tidei, Capodicasa, Carella, Capano e Meta, sulle "problematiche relative alla realizzazione del Terminal Cina nel comune di Civitavecchia". Interrogazione che era stata presentata dopo che, nel giugno 2008, l'associazione antimafia Antonino Caponnetto aveva paventato il rischio di infiltrazioni mafiose relativamente proprio al terminal Cina.
La notizia ha fatto ben presto il giro della città, e subito sono arrivati anche i primi commenti, a cominciare proprio da quello dell'associazione Caponetto, che sostiene come "ora cominciano ad essere chiare le ragioni di tanto livore nei confronti di un'associazione come la nostra". Poi precisano che "ognuno è innocente fino a prova contraria, ma etica avrebbe voluto che il sindaco, come minimo, avesse reso nota la vicenda al consiglio comunale".
Ed immediato anche il commento dello stesso sindaco, che fa notare "che tutto questo avviene in prossimità delle elezioni. Un metodo veterocomunista che non mi è nuovo e che forse proseguirà fino a quando vivranno i degni rappresentanti di una tale aberrazione politico-ideologica, fatta di odio e rancore verso chi non la pensa come loro". Sta di fatto che la notizia è stata resa pubblica dal sottosegretario Giuseppe Maria Reina, eletto nelle liste del Movimento per le Autonomie con il centrodestra.