“La polemica che sta alzando Forza Nuova, prevedibile in questo clima ormai apertamente preelettorale, riguardo all’attivazione dell’Ambulatorio per la Circoncisione Rituale maschile adulta nella nostra ASL è evidentemente anacronistica, razzista e pretestuosa, così come del resto la polemica sullo ius soli”. È quanto dichiara Stefano Giannini del Partito Democratico.
“Consideratane la provenienza non potrebbe essere altrimenti – afferma Giannini – si contesta infatti un principio sacrosanto della nostra Costituzione che prevede l’erogazione di assistenza da parte del servizio pubblico ad ogni cittadino residente in territorio italiano, ritenendo appunto “diversi e di minor dignità”, secondo logiche discriminatorie proprie della destra populista, gli utenti di professione religiosa diversa da quella cattolica. Neanche si è cercato di analizzare le informazioni circolate sulla stampa che chiaramente descrivono come tale servizio sia stato identificato attività in regime di intra moenia, e quindi con costi (modesti) sostenuti direttamente dall’utente interessato, con operatori fuori dell’orario di servizio, ignorando più o meno coscientemente che nessun costo aggiuntivo è sopportato dalla ASL, né tantomeno vengono sottratte risorse ad altri servizi. Sorvolando comunque sulla palese disinformazione, ben vengano i servizi a favore degli utenti a prescindere dal colore o dalla religione. Va invece riconosciuto il merito dell’attuale gestione della ASL ROMA F in cui, al contrario, questa iniziativa si colloca nel più vasto quadro di interventi a favore di categorie da sempre svantaggiate per la fruizione di assistenza sanitaria pubblica per una molteplicità di cause, le quali denotano, da parte dell’attuale Direzione della Roma F, un’esemplare ed apprezabile sensibilità rispetto all’affermazione dell’equità di trattamento e di accesso. L’equiparazione delle coppie di fatto alle famiglie tradizionali per quanto riguarda diritti di assistenza, l’istituzione del Registro Tumori, gli screening oncologici su vasta scala territoriale, l’assistenza odontoiatrica ‘a domicilio’ per gli anziani disagiati, il supporto sanitario alle emergenze immigratorie come nella recente diaspora libica arrivata al C.A.R.E. di Civitavecchia,gli ambulatori multiculturali distrettuali in collaborazione con l’AMSI, l’avvio di iniziative congiunte con l’UNICEF e l’AVIS, e molte altre ancora sono successi di cui questo territorio può e deve andare fiero”.