“Quando la toppa è ancora peggio del buco”. È il commento di Stefano Giannini, esponente Pd e dell’Area Orlando, alla replica del segretario Enrico Leopardo sulla posizione del Partito Democratico in merito alla gestione finanziaria della Fondazione Cariciv.
“Enrico Leopardo, il segretario dei silenzi – afferma Giannini – giustifica il suo fazioso e complice immobilismo, nascondendosi dietro la famiglia Tidei. Per ciò che riguarda la truffa dei 19 milioni di euro ai danni della Cariciv, infatti, chiama in causa prima il Tidei ‘grande’, il quale avrebbe chiesto un consiglio comunale sul tema. Poi è il turno della Tidei ‘piccola’, che in un’assemblea pubblica avrebbe dichiarato che i vertici della Fondazione dovrebbero assumersi le loro responsabilità. Capisco che per il segretario il partito continui ad essere un soggetto a conduzione familiare, ma per chi crede che il Pd debba tornare ad essere un partito popolare ed inclusivo e che non sia in mano a pochi eletti, quanto fatto finora è a dir poco imbarazzante. Ricordo a tal proposito che da aprile il partito non viene riunito né per la Cariciv né per niente altro. Tornando alla Fondazione, inoltre, la foglia di fico della truffa che Leopardo usa per sottrarsi alle sue responsabilità politiche è decisamente debole. L’Area Orlando ha chiesto una presa di posizione ufficiale del partito non tanto sulla truffa, per la quale è corretto che si esprimi la magistratura, ma per la gestione amministrativa e finanziaria dell’ente, la quale ha recato un’ingente perdita del capitale e che, senza un cambio di rotta, nel giro di 10 anni potrebbe sparire del tutto, per non parlare poi dei 12 licenziamenti di Mecenate Tv. Soprattutto per questo crediamo che il Pd abbia il dovere morale di riunirsi ed assumere una posizione ufficiale, visto che quel capitale è stato costruito nel corso degli anni con i risparmi dei civitavecchiesi e che dovrebbe essere utilizzato per la città. La presenza di importanti membri del Pd all’interno del cda, inoltre, rappresenta una responsabilità in più per tutti noi. Perché Leopardo, al posto di nascondersi sotto la gonna tideiana, non convoca immediatamente un direttivo sul tema? Di cosa ha paura? Non ci resta che sperare nelle interrogazioni parlamentari dei deputati del territorio e chiedere al più presto un direttivo sul tema agli amici Pietro e Marietta, visto che ormai svolgono le funzioni del Segretario. Magari loro ci dicono di si”.