“Difetti di memoria gravi o bugie dalle gambe corte?Il dubbio resta, e riguarda il candidato di Sel che si è messo a capo della lobby del porto. E guarda caso, il suo più caro e primo argomento della sua campagna è proprio la “tassa sui croceristi”.
Sta di fatto che dopo la caduta del Governo cittadino L’Authority continua ad incassare…ed i cittadini a pagare per i disagi e i consumi in termini di risorse dovuti al porto (costa, inquinamento, acqua, transiti)”.
Â
Â
“Bene, diciamo subito che non c’è nessuna tassa. A pagare stavolta non devono essere le famiglie e nemmeno i croceristi. E neanche gli armatori. Ma l’Autorità portuale a cui viene richiesto di girare alla città parte delle imposte che già incassa dal traffico merci e passeggeri (in tutto un paio di decine di milioni di euro l’anno).
Un po’ come fanno gli aeroporti, attraverso le imposte e diritti di imbarco, che restituiscono 5 euro per ogni passeggero al Comune nel quale operano, o come già avviene nelle isole dove le compagnie di navigazione restituiscono minimo 1 euro e 50 per ogni passeggero.
Ed andava in questa direzione anche la proposta che fu portata in Consiglio comunale.
Prevedeva essenzialmente un’imposta di ingresso sui bus (Civitavecchia ha il record negativo nel rapporto tra bus in passaggio e residenti) da cui si sarebbero ricavati da 1 a 2 milioni di euro.
Tra le misure accessorie anche la modifica dell’imposta di soggiorno, con un gettito previsto molto inferiore (appena 150-200 mila euro) perché i croceristi che dormono a Civitavecchia sono una minima parte.
Le forze politiche chiesero ed ottennero di soprassedere per inserire la proposta in una Convenzione generale con l’Autorità Portuale.
La convenzione è stata redatta: l’Authority (ad esempio) deve restituire ai cittadini parte di quello il Comune già spende in termini di usura delle strade, di servizi necessari ai croceristi in transito e deve investire per i nuovi servizi dedicati alla città come un pronto soccorso in grado di fronteggiare adeguatamente il pericolo di un’emergenza sanitaria.
Una proposta articolata in una trentina di punti… che è finita congelata e ben nascosta nei cassetti di Molo Vespucci.
Ma deve aver fatto tanta paura, se oggi c’è chi sull’argomento prova a mentire…o a non ricordare diventando il primo sindaco non della città, ma dell’Authority e degli armatori”.
STEFANO GIANNINI (PD)