Si sta svolgendo a Osijek, in Croazia, la World Challenge Cup, con la delegazione italiana forte della presenza di Andrea Russo. L’atleta dell’As Gin e dell’Aeronautica Militare ha gareggiato nelle qualifiche e per un soffio ha mancato la finale agli anelli.
“Ho sbagliato l’esercizio alle parallele – dichiara Andrea Russo – e ho mancato la finale agli anelli di mezzo decimo, infatti sono un po’ dispiaciuto. Alla sbarra ho eseguito tutti i salti correttamente, ma a un certo punto sono dovuto scendere perché mi si è impigliato un paracallo all’attrezzo. Peccato”. I punteggi di Andrea: 12.250 alle parallele pari, 13.800 agli anelli, 12.450 alla sbarra.
Intanto si è anche registrato un importantissimo ritorno in pedana dopo 16 mesi di assenza. Stiamo parlando di Marco Lodadio, che mancava da così tanto tempo dalle gare a causa del Covid e della successiva operazione alla spalla. Ad un mese dalle Olimpiadi di Tokyo il Cavaliere si è recato a Monaco di Baviera assieme a coach Gigi Rocchini su invito della federazione tedesca per un evento di selezione olimpica interna. Lodadio ha vinto la gara con il punteggio di 14.733, grazie anche al fatto di aver alzato il D Score, ovvero il coefficiente di punteggio dell’esercizio. Ciò sta a significare che il ginnasta dell’As Gin e dell’Aeronautica Militare è stato impegnato in una prova complicata, a dimostrazione del suo buonissimo stato di forma, comunque da affinare data la lunga assenza.
“Sono tornato – ha dichiarato Marco Lodadio sui social network – non potete immaginare quanto sia stato difficile poter essere qui oggi e quanto ho dovuto sopportare per poter tornare a questo livello (che rispetto al mio stato di forma ottimale non è il massimo, lo ammetto), ma per il momento va bene così è quello che mi ci voleva per poter arrivare a “quel giorno” con il massimo delle mie possibilità! Ho comunque eseguito un esercizio che a mio parere ha molto da migliorare, ma con una partenza di 16.4 (quindi più del mio repertorio classico) e 14.733 di arrivo. Un grazie lo dedico alle persone che hanno sopportato le mie incazzature, paure, paranoie e sconforti vari, non servono nomi, chi c’è stato lo sa“.