Sulla situazione idrica di Civitavecchia intervengono anche i giovani esponenti del Partito Democratico locale Germano Ferri, Damiano Lestingi e Fabrizio Sciarochi.
“Indubbiamente – dicono i giovani – non si prefigura un’estate semplice per i cittadini, come si evince dalla relazione di Acea sulla situazione idrica dei comuni della zona Ato 2, costituita da 112 comuni della Provincia di Viterbo, Roma e Frosinone. Il quantitativo di pioggia caduto questo anno è stato il più basso dal 2009 e ciò ha determinato un impoverimento delle falde acquifere, a fronte però di un aumento dei consumi di acqua da parte dei cittadini in virtù delle temperature in costante ascesa. A fronte di tale situazione però sottolineiamo l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale nel gestire tale emergenza, la quale ormai da tempo si limita a dare risposte generiche ad i cittadini senza però mai spiegare tecnicamente e dettagliatamente come e se intende risolvere la crisi idrica. Dopo tre anni di ‘tentativi’, il Pincio non è ancora in grado di dare una valida soluzione alla crisi idrica, continuando a divagare e rimandare e ad esempio di ciò portano le parole del sindaco Cozzolino e dell’assessore Ceccarelli i quali hanno promesso presunti e generici aggiornamenti importanti sul fronte idrico per metà giugno 2017, ovviamente senza dettagliare gli stessi. Ricordiamo che addirittura l’Onu afferma che l’acqua potabile e per uso igienico è un diritto fondamentale di ogni uomo. In una città ormai al collasso, i cui cittadini sono sul punto della rivolta per la protratta privazione di un bene fondamentale quale l’acqua, l’amministrazione comunale continua ancora a fare ‘campagna elettorale’ attaccando le passate amministrazioni. Rammentiamo che negli ultimi 15 anni non si è mai verificato un disservizio tanto grave quanto quello che la città sta subendo negli ultimi tre anni, colpendo molte più zone rispetto al passato e per tempi più prolungati”.