Se la lettera di commiato dal PD dell’ex capogruppo Flavio Magliani era stata durissima, quella di congedo dei Giovani Democratici nei suoi confronti non è da meno. In una nota, la componente giovanile del Partito Democratico riserva una serie di commenti ironici all’ex capogruppo, incentrati soprattutto sul “familismo” e sulla lotta ai poteri forti. Leggi la nota integrale.
“Con questa nostra ci sentiamo di esprimere solidarietà a Magliani perché dal suo intervento ripreso dalla stampa si percepisce l’enorme sofferenza dovuta a tutta la sua vicenda politica. Ci voleva il rinnovamento tanto invocato e lui si sente che è affaticato da tre legislature e dal suo stare sempre in maggioranza di destra e di sinistra. Se ne è andato perché è contro i poteri forti (Enel, Porto, e per non farsi mancare niente ci ha messo dentro anche la Grande distribuzione, i supermercati). E’ talmente contro i poteri forti che votare la riconversione a carbone della centrale Enel gli sarà pesato da morire e da membro del comitato portuale ha combattuto delle battaglie epiche contro le assunzioni a chiamata diretta, contro la gestione degli appalti e contro il potere. Se l’è presa con quel “Margheritone storico” di Ciani perché ha avuto l’ardire di nominargli il figlio Manuel all’età di 29 anni Presidente di Port Utilities. Lui, si sa, è contro le famiglie (degli altri) e questo dunque Ciani non doveva proprio farglielo. Flavio Magliani è talmente contro il familismo che quando Pasqualino Monti, scaduto il mandato da Presidente, ha dato al figlio di cui sopra una consulenza dentro la stessa azienda quasi non si strappava i capelli dalla rabbia.
Noi che siamo giovani e subiamo più di tutti la crisi incombente, nelle difficoltà quotidiane di reperire un lavoro crediamo di interpretare il sentimento di gratitudine di tutti i giovani disoccupati di Civitavecchia nel ringraziarlo quale fulgido esempio della lotta al familismo e portabandiera della meritocrazia. Chiudiamo ricordando un esempio di quanto il nostro sia allergico agli incarichi: mai si è prodigato per ottenere la Presidenza del Consiglio Comunale, qualcuno ha anche pensato a lui, ma lui proprio no! Indignato non ne ha mai voluto sentire. E’ evidente dunque che non possiamo che esprimergli la nostra vicinanza: che momentaccio poverino!”.
Giovani Democratici di Civitavecchia