Un esposto alla Procura della Repubblica, che saranno invitati a firmare anche tutti i civitavecchiesi che vorranno, sull’abbattimento di circa tremila pini, avvenuto alla Frasca lo scorso sabato. Lo hanno annunciato questo pomeriggio le associazioni ambientaliste Italia Nostra e Forum Ambientalista, insieme al consigliere comunale dei Verdi, Alessandro Manuedda, nel corso di una conferenza stampa svoltasi alla sala Calamatta del Comune.
Una conferenza stampa che è stata anche una replica alle dichiarazioni rese ieri dal sindaco Moscherini, il quale aveva in qualche modo incolpato proprio gli ambientalisti di quanto accaduto. “Intanto la prima cosa da sottolineare – ha detto Simona Ricotti, del Forum Ambientalista – è che l’unica autorizzazione esistente per il taglio è quella del settore fitosanitario regionale, per 176 alberi, mentre le migliaia di pini a cui si è fatto riferimento da parte del sindaco e dell’Arsial derivano da una relazione dell’Agenzia Regionale che non ha valore di autorizzazione”. Perentorie poi le dichiarazioni della presidente di Italia Nostra, Roberta Galletta, la quale non ha esitato a mettere in relazione il disboscamento con i progetti relativi alla realizzazione del mega-terminal alla Frasca. “Guarda caso – ha affermato la Galletta – il disboscamento è avvenuto proprio in corrispondenza con la zona che dovrebbe essere interessata dal terminal Cina, e proprio dietro la zona disboscata deve sorgere il bosco Enel che però Moscherini non vuole più fare lì. Troppe coincidenze”.
E rispetto alla proprietà dei terreni, Manuedda ha parlato di “operazioni di compravendita” caldeggiando verifiche sull’area. Quanto alla vicenda della pineta ha ricordato che “la mancata attuazione della prescrizione per la riqualificazione della Frasca risale al 1997 ed è esclusiva responsabilità del sindaco Moscherini, allora presidente dell’Autorità Portuale. Il progetto di riqualificazione c’è – ha proseguito Manuedda – ed è quello presentato dalla presidenza di Fabio Ciani e di cui si sono perse le tracce con il cambio dell’amministrazione regionale”. Detto questo appuntamento per venerdì alle 18 alla Frasca, in corrispondenza del fortino a mare, per una manifestazione di protesta, che sarà anche l’occasione per raccogliere firme a sostegno dell’esposto. All’iniziativa si affiancando tre richieste degli ambientalisti. Prima: che l’Arsial e la Regione si facciano carico del rimboschimento per i pini abbattuti. Secondo: che l’assessore Andrea Pierfederici si dimetta, per aver “leso la democrazia e mancato di rispetto ai cittadini di Civitavecchia e ai suoi colleghi, Roscioni e Frascarelli, non avendoli informati dell’intervento alla Frasca, del quale lui era a conoscenza”. Terzo: che il nuovo presidente dell’Autorità Portuale, Pasqualino Monti, dia seguito al progetto di riqualificazione che giace in Regione.