“Ci dissociamo nel modo più profondo dalle parole di Corrado Bertini e Giuliani Claudio, i quali senza aver condiviso la loro intenzione con il gruppo, hanno usato l’appellativo ex Privilege”. È quello che sostengono 12 lavoratori Ex Privilege in seguito all’intervista realizzata nei giorni scorsi dal Trcgiornale per l’appello di uno dei metalmeccanici a nome di tutti.
“Ancora una volta due lavoratori ex Privilege, si sono recati da Trc e hanno espresso pareri personali – affermano – coinvolgendo tutti noi. Il gruppo ex Privilege non può tollerare tali comportamenti, non possiamo permettere che il nostro pensiero sia strumentalizzato da singoli individui che lo sfruttano per i propri fini, modificandolo e plasmandolo a loro piacimento. Ci dissociamo nel modo più profondo dalle parole di Corrado Bertini e Giuliani Claudio, i quali senza aver condiviso la loro intenzione con il gruppo, hanno usato l’appellativo ex Privilege.
Inoltre ci teniamo a precisare, che tutti noi (a parte i 2 lavoratori sopracitati) sono anni che lavoriamo e continuiamo a portare a casa la pagnotta senza il cantiere Privilege, non elemosiniamo un posto di lavoro, ne tantomeno pensiamo che l’Autorità Portuale a la Fiom siano agenzie interinali.
Noi siamo in attesa che i nostri diritti siano rispettati, e come da protocollo d’intesa, ci venga offerto il posto di lavoro che ci spetta di diritto.
Noi tutti abbiamo una dignità, che individui come Corrado Bertini e il suo portaborse, cercano di affossare con tali affermazione.
Inoltre il nostro rispetto e la nostra fiducia nei confronti della Fiom Cgil è totale, e per noi è fondamentale ribadire che la loro assistenza che va avanti da anni, è pro bono.
Siamo sconcertati ed indignati per il comportamento di questi due individui, che rischiano, con la loro ignoranza e pochezza, di vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi.
Ma soprattutto ci teniamo che tutti voi, l’opinione pubblica, siate a conoscenza della nostra scissione di pensiero da questi individui.
Non siamo tutti così, siamo cosa ben diversa”.