Sulle note degli inni francese e italiano, eseguiti dalla banda “Ponchielli”, si è svolta questa mattina la cerimonia di scoprimento della lapide a Largo Plebiscito, dedicata dalla città a Stendhal e restaurata grazie alla fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. Quindi, ancora una volta al teatro Traiano, l’ultima delle giornate stendhaliane. Tanti gli interventi di fronte ad una platea composta essenzialmente di studenti. Ha iniziato la professoressa Ludovica D’Amelio Cirrincione dell’Università della Tuscia, quindi una lunga relazione da parte del conservatore responsabile del fondo Stendhal di Grenoble, Brice Frigau che ha parlato della ricchissima documentazione presente nella biblioteca della città, punto di riferimento per tutti coloro che intendano approfondire gli studi sul grande scrittore. Quindi Hélèle de Jacquelot dell’Università di Pisa e Gérald Rannaud, dell’Università Stendhal di Grenoble che ha esposto in modo molto piacevole, in un francese facilmente comprensibile, la permanenza dello scrittore a Civitavecchia. Grande interesse ha poi suscitato anche presso gli ospiti francesi l’illustrazione di Fabrizio Barbaranelli dei convegni su Stendhal svoltisi a Civitavecchia, in particolare la sua esperienza di quello del 1964 realizzato dal padre Fernando, allora assessore alla cultura. La città, secondo l’ex sindaco, deve recuperare la memoria del suo passato, della sua storia, dei suoi uomini più illustri. Senza memoria non c’è cultura e la città sta rischiando un profondo degrado. Questa è stata una iniziativa importante, fortemente voluta da Silvio Serangeli e grazie alla Fondazione, ma non può essere perduta e le istituzioni debbono cogliere l’occasione per poter approfondire il rapporto avviato e, con scambi culturali, magari anche con il gemellaggio tra le due città. Un successo significativo che va ascritto soprattutto a Silvio Serangeli che, dopo il dvd ha registrato molti consensi anche per il suo libro, ricco di notizie e di documentazioni, distribuito in sala in centinaia di nelle due giornate di convegno. Molto soddisfatto anche il presidente della Fondazione, Vincenzo Cacciaglia e l’assessore alla cultura, Gino Vinaccia.