“Dopo la Tari con i codici sbagliati dagli impiegati di banca, ora sono in arrivo le ingiunzioni pazze per l’acqua a partire dal 2006”. Lo annuncia il consigliere comunale de La Svolta Massimiliano Grasso, spiegando che la Gefil, società che gestisce la riscossione coattiva del Comune dopo la chiusura di Poste e Tributi, con la scusa che quest’ultima è in liquidazione e non avrebbe trasferito i dati aggiornati, sta inviando indiscriminatamente ingiunzioni di pagamento per il servizio idrico partendo dal 2006.
Si tratterebbe di cartelle prescritte, quindi inesigibili, e in molti casi già pagate che stanno costringendo migliaia di civitavecchiesi a perdere tempo e denaro per fare opposizione. Il consigliere di minoranza inviata le associazioni dei consumatori ad interessarsi del problema, il Sindaco e l’assessore Tuoro a risolvere questa ulteriore grottesca vicenda.