A dir poco imbarazzante. Così il capogruppo de La Svolta Massimiliano Grasso definisce l’intervento del consigliere di maggioranza Fabrizio Righetti in merito al blitz di ieri mattina della conferenza dei capigruppo nella sede di Hcs per avere alcuni documenti relativi ad una serie di consulenze che riguardano il liquidatore della holding Carlo Micchi. Grasso punta il dito contro Righetti e tutta l’amministrazione 5 Stelle.
“La risposta del sindaco Cozzolino e della sua maggioranza affidata al consigliere Righetti è a dir poco imbarazzante – attacca Grasso – tralasciando il fatto che forse Righetti sarebbe stato l’ultimo a dover intervenire sul gravissimo episodio che ha coinvolto la holding della società per cui lavora, credo che i pentastellati ormai siano in trance agonistica. Dimenticando non solo i pilastri su cui è fondato il loro movimento, trasparenza e diritto di accesso agli atti, ma anche di essere consiglieri comunali. Quanto accaduto ieri è vergognoso perché si è consentito ad un liquidatore pagato e rimborsato con i soldi dei cittadini di “fare il padrone” in una azienda del Comune, impedendo ai consiglieri comunali di esercitare il proprio ruolo di controllo ed il proprio diritto di accesso. Per questo la presidente Riccetti aveva cercato in tutti i modi di coinvolgere giustamente anche la maggioranza. Quanto al merito di quello che è stato scritto a Righetti, la sezione trasparenza del sito è aggiornata a 6 mesi fa. La richiesta era della presidente Riccetti e il liquidatore non ha fatto una questione di metodo, il passaggio o meno attraverso il segretario generale, ma ha calpestato la figura stessa dei consiglieri comunali eletti dai cittadini. Per questo, caro Righetti e caro Cozzolino, andremo fino in fondo per capire quanto costi Hcs in termini di consulenze, a chi sono state date, che fine abbiano fatto i tfr dei lavoratori, visto che c’è chi è andato in pensione nel 2015 e non ha visto un centesimo della sua liquidazione e come sia possibile che le perdite dell’azienda siano arrivate alla cifra stratosferica di 51 milioni di euro, di cui il 70% accumulato negli ultimi 2 anni in cui Cozzolino e Savignani, quello che sosteneva che si potesse andare in pensione solo a 70 anni, forse perché sapeva che non c’è un centesimo per le liquidazioni, come dice Righetti, ‘stanno concludendo un percorso strutturato per mantenere i servizi pubblici, migliorare l’efficienza dei servizi e portare in equilibrio i conti dell’azienda’, con i soldi dei cittadini costretti a pagare fatture dei rifiuti sempre più alte. Ora basta. Qualcuno deve pagare per 2 anni di nulla e per aver aumentato a dismisura la voragine dei conti di Hcs, a scapito degli stessi lavoratori, che non hanno più neppure la cartezza delle proprie liquidazioni. E a farlo non possono essere sempre i civitavecchiesi. Intanto il sindaco cominci con il rimuovere immediatamente il liquidatore, vista la gravità dell’accaduto”.