Seconda e ultima giornata, quella di oggi, dell’iniziativa “Non è un paese per fossili” promossa da Greenpeace. La Raimbow Warrior III, la nave attraccata da ieri alla banchina 7 del porto di Civitavecchia e che è stata visitata gratuitamente da moltissime persone, ripartirà stasera per il giro del Mediterraneo. Obiettivo della campagna la lotta alle fonti fossili e la promozione di quelle rinnovabili. VIDEO
“Quello che stiamo portando avanti – ha commentato il responsabile della campagna Andrea Boraschi – è un tour di tutto il Mediterraneo per parlare della questione energetica. Vogliamo incontrare le popolazioni delle città che sono asservite a impianti che utilizzano fonti fossili come carbone e petrolio e anche per questo abbiamo deciso di accettare l’invito dell’amministrazione comunale di Civitavecchia che ha la centrale a carbone più giovane d’Italia. Il nostro obiettivo è quello di provare a risolvere il problema per tempo senza arrivare ai 442 morti che ad esempio ha causato la centrale di Vado Ligure di Tirreno Power. Quello che vogliamo far capire è che la dipendenza dai combustibili fossili è una falsa verità. Ci accusavano di essere visionari quando qualche anno fa dicevamo che le fonti rinnovabili avrebbero coperto il 40% del fabbisogno del nostro paese. Visionari forse si, ma che hanno ragione”.
Dopo l’illustrazione generale del progetto da parte del responsabile Andrea Boraschi, la parola è passata all’assessore all’ambiente Alessandro Manuedda e al consigliere del Movimento 5 Stelle Fulvio Floccari. “La verità è che a Civitavecchia non si è mai pensato e quindi lavorato ad un’alternativa alla centrale a carbone – ha esordito Manuedda – e anche per questo abbiamo pensato che fosse utile avere la testimonianza di Greenpeace per parlare di energie rinnovabili. Staccarsi dalla dipendenza dalle fonti fossili è un percorso lungo e tortuoso e ovviamente non basteranno i tempi della nostra amministrazione. L’obiettivo che abbiamo però è quello di dare un indirizzo ed il primo passo che faremo sarà quello di chiedere la riapertura dell’Aia di Torre Valdaliga Nord”.
Sulla stessa linea d’onda il breve intervento di Floccari. “La nostra intenzione è quella di invertire la tendenza che c’è stata fino ad oggi. A partire da”Aia che è stata addirittura peggiorativa rispetto alla precedente”.