“Leggiamo che il Sindaco e deputato Tidei lascerà la carica di parlamentare solo dopo l’approvazione del bilancio del comune. Evidentemente il Sindaco non ha capito perché tanto clamore per le sue mancate dimissioni”.
“L’Onorevole Tidei si dovrebbe infatti dimettere non tanto per ragioni di legge, le tempistiche delle incompatibilità gli permettono di ritardare la sua uscita di scena da Montecitorio, quanto per il rispetto di chi gli paga lo stipendio da parlamentare. I contribuenti di tutta Italia, dai siciliani, agli sfortunati emiliani, passando anche per tutti i cittadini del Lazio, pensano che i soldi delle proprie tasse vadano ad un deputato impegnato a risolvere le principali problematiche di questo paese. In questi giorni infatti tanti sono i disegni di legge discussi ed ancora da discutere, non ultimo quello relativo alle disposizioni urgenti in materia di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro, che era in programma ieri. Non crediamo che i cittadini italiani siano contenti che, al contrario, i loro contributi siano utilizzati per pagare i lavori di un Sindaco indaffarato a far quadrare il cerchio della sua larga maggioranza senza scontentarne una parte. La cosa che più ci dispiace, però, signor Sindaco è il pensiero che le dimissioni, o le mancate dimissioni, siano un atto da compiere per rispetto dei regolamenti di partito, di assemblea, o di promesse elettorali, e non per rispetto di chi, in questi anni, gli ha pagato lo stipendio: i contribuenti italiani”.
Luca Grossi
Riformisti Italiani