E ancora prese di posizione politiche sulla vicenda della frutta. Per Fratelli d’Italia, la responsabilità amministrativa e giuridica di quanto sta avvenendo è certamente ascrivibile al Presidente Di Majo, ma, sotto il profilo politico, la responsabilità è chiaramente riconducibile al precedente governo a guida Pd, che ha nominato alla guida del porto un manager inadeguato.
Per Fratelli d’Italia non sorprende il silenzio sulla vicenda da parte di gran parte del centrosinistra, anche se oggi la responsabilità è condivisa anche dall’attuale governo e, in particolare, dal ministro dei trasporti, il Cinque Stelle Toninelli, rimasto incredibilmente e colpevolmente inerte, seppur sollecitato anche dall’interrogazione parlamentare del luglio scorso del vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, oltre che dalla stessa Amministrazione Comunale di Civitavecchia, che ha pubblicamente esternato la propria contrarietà rispetto all’operato di Di Majo alla guida di Molo Vespucci.
“Alla luce di questi ulteriori e preoccupanti sviluppi della vicenda – prosegue Fratelli d’Italia – non possiamo non esprimere vicinanza e piena solidarietà nei confronti di tutti i lavoratori di Cfft e delle altre imprese portuali colpite, che rischiano gravi ripercussioni, a causa della diminuzione dei traffici commerciali legati ai container delle banane. I nostri rappresentanti istituzionali, in Regione ed in Parlamento, seguono la vicenda con la massima attenzione e torneranno nei prossimi giorni ad intervenire nelle sedi competenti, in difesa del nostro porto, del nostro territorio e dei lavoratori; insieme ai nostri più autorevoli esponenti siamo pronti, con i nostri militanti e simpatizzanti, a scendere in piazza al fianco dei lavoratori portuali nelle iniziative di mobilitazione che si preannunciano nei prossimi giorni nel porto di Civitavecchia. Sono mesi che invochiamo le dimissioni del Presidente Di Majo: crediamo che, a questo punto, la misura sia davvero colma e ci auguriamo che presto possa fare le valigie e lasciare definitivamente Molo Vespucci in mani più competenti, che possano finalmente agire nell’interesse di tutti gli operatori portuali, per creare le condizioni per una crescita dell’economia del nostro porto: esattamente il contrario di quanto avvenuto, fino ad oggi, durante la presidenza Di Majo”.