“L’occasione della Concordia è quasi persa. Siamo 0 a 2 (perché qualcuno è caduto in un clamoroso autogol) e mancano pochi minuti alla fine della partita. Recuperare sarà difficilissimo, ma non possiamo abbandonare questa grande opportunità. E’ uno sforzo che dobbiamo alla città e a un territorio che più di altri – nonostante le enormi servitù – soffre per la mancanza di lavoro e di sviluppo.Per recuperare questa partita importantissima per l’economia cittadina dobbiamo mettere in campo (come già auspicato in una mozione presentata insieme a Emiliano Santoro e approvata dal consiglio comunale all’unanimità circa un anno fa) tutte le energie possibili”.
“La città deve fare fronte unico, coagulando intorno a un progetto credibile le forze politiche, imprenditoriali, sociali…
A questo fine lancio un appello:
a tutti gli altri candidati a sindaco affinché, su questo argomento, vengano abbandonate le rivalità e si collabori tutti insieme per costruire in tempi rapidissimi qualcosa di veramente concreto
alle imprese locali del settore (ce ne sono diverse e molto capaci; non per niente hanno costruito navi, costruito e smontato centrali) perché concorrano immediatamente alla costituzione di un soggetto giuridico idoneo allo scopo
all’Autorità portuale affinché metta a disposizione gli spazi necessari e, soprattutto, conferisca al prossimo soggetto giuridico la rappresentatività necessaria per poter riaprire il discorso che il responsabile della Protezione civile, dichiarando Civitavecchia “fuori mercato”, sembra aver chiuso
al presidente della giunta regionale Zingaretti, che – sulla scorta della mozione approvata dal consiglio regionale all’unanimità, con la sola astensione del M5S – ha sempre sostenuto l’opzione Civitavecchia, affinché continui a supportarla con forza a tutti i livelli.
L’obiettivo fondamentale è quello di demolire la Concordia a Civitavecchia (ipotesi che tra l’altro Greenpeace indica come la meno rischiosa dal punto di vista ambientale e della tutela del mare) ma nel frattempo occorre fare chiarezza sui modi in cui è maturata quell’offerta “fuori mercato”, che tra l’altro ha arrecato un danno enorme all’immagine di tutto il mondo del lavoro civitavecchiese.
Vorremmo sapere quali imprese sono state consultate per la redazione dei preventivi (visto che nessuna di quelle locali è stata contattata) e come sia possibile ridurre con una conferenza stampa l’importo della richiesta del 40% (cosa che denota o la superficialità della prima cifra o l’infondatezza dello sconto)”.
MAURO GUERRINI