Anche Potere al Popolo esulta dopo il primo passo indietro fatto da Sms sulla riduzione delle tariffe giornaliere per accompagnatori e guide turistiche.
“Pochi giorni fa – dichiarano da Potere al Popolo – dopo esserci confrontati direttamente con alcuni lavoratori del settore, abbiamo deciso di sostenere con forza l’iniziativa di USB nel denunciare la riduzione delle tariffe giornaliere a danno di accompagnatori e guide turistiche del porto di Civitavecchia.
In pochi giorni, anche grazie al supporto di tanti lavoratori portuali non direttamente impegnati nel settore croceristico, abbiamo messo in piedi riunioni, confronti e anche una manifestazione pubblica. Sapevamo che avremmo incontrato muri di indifferenza istituzionale e, a tal proposito, ci chiediamo anche per quale motivo si continui ad ignorare la legge regionale che predispone tariffe eque a beneficio degli accompagnatori e delle guide. Sapevamo anche che molti lavoratori e molte lavoratrici del turismo avrebbero avuto difficoltà ad esporsi direttamente alle nostre manifestazioni. Si tratta infatti di partite IVA, contrattualmente più fragili, più ricattabili. La cosa però non ci ha scoraggiato e siamo andati avanti, insieme ai delegati sindacali di USB, nonostante tutto, nonostante tutti.
Oggi, con infinita gioia, possiamo annunciare che un primo importantissimo passo verso la regolarizzazione dei compensi è stato fatto.
Il tour operator SMS ha infatti accolto la richiesta avanzata da USB di reintegrare le somme decurtate da giugno 2021e si è detto addirittura pronto a rimodulare i compensi dal mese di settembre, dando un’ulteriore prova della validità delle nostre rivendicazioni.
Una vittoria straordinaria che premia la sinergia tra lavoratori, lavoratrici, sindacalismo di base e cittadinanza solidale.
Sappiamo che il turismo è un settore nevralgico per la ripresa della nostra città e del nostro Paese. Da oggi però un concetto dovrebbe risuonare ancora più chiaro nelle orecchie di manager, armatori e istituzioni tutte: senza la tutela di lavoratori e lavoratrici non c’è né ripresa né giustizia sociale. A Civitavecchia non si passa, la lotta paga”.