Quest’ultima soluzione comporterebbe la perdita di circa 40 euro al mese per chi percepisce uno stipendio non superiore ai 1.300 euro. Ipotesi discusse nei tavoli tecnici che sono stati allestiti singolarmente per ogni società e che hanno coinvolto i sindacati di categoria. “Stiamo rivedendo tutto” ha dichiarato l’assessore al Lavoro, Sergio Serpente, di passaggio tra una riunione e l’altra. “Una corsa contro il tempo” le parole del sindaco Pietro Tidei affidate ad una nota stampa, in cui il primo cittadino spiega che è giunto il momento delle decisioni responsabili da cui nessuno può sfuggire, perché entro dicembre saranno pagati stipendi e tredicesime, poi si arriverà alla paralisi dei servizi pubblici. Da qui si capisce la complessità della trattativa, che riprenderà lunedì prossimo. “L’obiettivo è condividere una soluzione il meno penalizzante possibile per i lavoratori” dichiara il segretario generale della Cgil Roma Nord – Civitavecchia, Cesare Caiazza. Una soluzione che permetta di mantenere i livelli occupazionali attuali, evitando il default delle municipalizzate con un possibile conseguente dissesto finanziario del Comune. Caiazza spiega che i sindacati puntano ad un accordo che garantisca il mantenimento pubblico dei servizi locali e ponga le basi per il rilancio economico delle municipalizzate, utilizzando gli ammortizzatori sociali in maniera equa e creando le condizioni per il pagamento degli stipendi nei prossimi mesi, rispettando le scadenze. I contratti di solidarietà e la cassa integrazione a rotazione per tutti sembrano andare incontro alle richieste dei sindacati, ma è ancora presto per dire che l’accordo è vicino. Lo sottolinea Caiazza, che “in ragione della delicatezza e della complessità del confronto, che interessa il futuro di centinaia di lavoratori rivolge un appello a tutte le forze sociali e politiche del territorio, di maggioranza e di opposizione, affinché si evitino polemiche e risse verbali che rischiano di avvelenare il clima e di far esplodere tensioni sociali tali da trasformare una condizione drammatica in tragedia”.
E su Hcs interviene l’ex sindaco Giovanni Moscherini. Il leader dell’opposizione ha inviato una lettera all’assessore alle Politiche per il Lavoro e Formazione Professionale della Regione Lazio, Mariella Zezza, invitandola a “non procedere all’accoglimento della richiesta da parte del Comune di Civitavecchia in merito alla cassa integrazione dei dipendenti, in evidente violazione di legge”. Nella lettera Moscherini evidenzia che la precedente amministrazione aveva trovato nella società Kpmg Spa l’advisor per la vendita del 60% di Hcs, operazione poi bloccata dalla nuova giunta, e che il passaggio ad Acea Ato 2 permetterebbe di trovare i soldi per risanare la holding.