Nessun passo avanti su Hcs. Questo il bilancio del nuovo incontro tra amministrazione comunale e organizzazioni sindacali. La riunione si è svolta nel pomeriggio all’aula Calamatta di Palazzo del Pincio ed è stata caratterizzata da alcuni momenti di tensione. Non tanto per la questione della cassa integrazione per oltre 50 dipendenti di Città Pulita, proposta già avanzata lunedì scorso alla Regione Lazio, ma per l’ipotesi dell’esubero di circa 90 lavoratori delle varie società che compongono Hcs.
Una possibilità che è stata accolta come una minaccia da Cgil, Cisl, Uil e Usb, quasi un ricatto nel caso in cui non venga raggiunto l’accordo sulla cassa integrazione. I sindacati non sono disposti a scendere su questo piano e, anche questo pomeriggio, hanno ribadito che prima di sottoscrivere qualsiasi accordo vogliono conoscere il piano industriale per il rilancio della holding, vogliono garanzie sul futuro dei lavoratori, compresi quelli per i quali si profila la cassa integrazione, e dell’azienda, che dovrà restare pubblica. La distanza tra le parti resta quindi notevole, la tensione è ancora alta, ma la trattativa continua. Martedì prossimo amministrazione comunale e organizzazioni sindacali torneranno a discutere di Hcs all’aula Calamatta di Palazzo del Pincio. L’ennesimo confronto per tentare di raggiungere un’intesa. Comunque vada, le parti si ritroveranno poi faccia a faccia giovedì prossimo per il nuovo incontro in Regione.