Cassonetti stracolmi in gran parte della città. Le conseguenze dello stato di agitazione proclamato dai lavoratori di Hcs iniziano a farsi sentire e in alcune zone di Civitavecchia da questa mattina l’immondizia ha finito per traboccare dai contenitori, scatenando la rabbia dei cittadini (ripresa da Forza Italia, che con Frascarelli critica il sindaco). Una situazione lievemente migliorata nel pomeriggio, ma che rischia comunque di precipitare da un momento all’altro.
Stando al reggente provinciale dell’Ugl Fabio Paesani, infatti, Città Pulita in questi giorni è costretta a lavorare con pochi mezzi, 3 per la precisione, a causa di un guasto ad un compattatore avvenuto oggi. Stando al sindacalista, già da questa mattina è stata istituita una task-force per la raccolta dei sacchetti lasciati in terra intorno ai cassonetti, mentre come detto nel pomeriggio si è proceduto a svuotare i contenitori in alcune zone della città. Intanto, come anticipato dal sindaco Cozzolino venerdì nel corso di un’infuocata conferenza stampa svoltasi a Palazzo del Pincio, sono arrivati nelle casse di Hcs i soldi necessari al pagamento degli stipendi di luglio, che dovrebbero essere completamente saldati entro mercoledì prossimo. Non solo, perché nel pomeriggio la Holding ha diramato una nota con la quale ha comunicato lo sblocco del Durc, essendo stata notificata dall’Inps ai liquidatori Iovino e Moscati la concessione della rateizzazione dei contributi non pagati da Hcs nel periodo 2010/2011. A questo punto anche il pagamento delle 14esime potrebbe essere dietro l’angolo e, salvo intoppi burocratici, potrebbe arrivare tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima. La situazione sembra dunque sbloccarsi, ma almeno per oggi resta confermato lo stato di agitazione. L’Ugl ha anche inviato alla Prefettura di Roma la relativa nota, unitamente alla dichiarazione di avvio delle procedure di raffreddamento. Una decisione che di fatto conferma la volontà del sindacato di mantenere la linea dura “in quanto – spiega il segretario confederale Fabiana Attig – non ci sono le necessarie garanzie sindacali per il mantenimento dei posti di lavoro all’interno della holding, per via del mancato rispetto dei verbali d’intesa e della delibera 60”.