“Siamo veramente in mano ad un gruppo di sciagurati”. Inizia così una nota dell’ex sindaco Tidei che interviene nella vicenda relativa al salvataggio di Hcs sostenendo che dopo 13 mesi di amministrazione a cinque stelle è ormai è chiaro a tutti che il superpiano segreto dell’assessore Savignani non esiste. Tidei ricorda che un anno fa, infatti, l’assessore ed il superliquidatore avevano richiesto un più tempo per perfezionare il piano di ristrutturazione
. “Adesso – aggiunge – hanno chiesto un altro anno di tempo e non ci sono parole sulla scelleratezza di questi personaggi assolutamente inadeguati rispetto alle questioni che sono chiamati a gestire”. L’ex sindaco sottolinea come intanto ai dipendenti continuano ad essere imposti una serie di inutili sacrifici, facendoli lavorare in condizioni al limite della sicurezza e della dignità personale, mentre però lo stuolo di consulenti e liquidatori aumenta, così come i rimborsi spese e gli incarichi. Infatti, mentre l’amministrazione impone sacrifici a tutti, si scopre che liquidatori e consulenti sono gli unici sempre e lautamente pagati, con compensi che sommati raggiungono cifre astronomiche di centinaia di migliaia di euro.
Ma tutti questi grandi manager e consulenti improbabili, in 13 mesi, che cosa hanno prodotto oltre a costi esorbitanti? La risposta è risuonata chiarissima nell’Aula della Corte d’Appello: il nulla più assoluto. Il piano di ristrutturazione, il concordato preventivo, il piano di ristrutturazione del debito, i piani industriali; non esiste nulla di nulla. In più di 13 mesi, non si è stati in grado di proporre una idea, una semplice ipotesi … neanche abbozzata. Unico “fenomenale” successo: aver ottenuto quasi un altro anno di tempo per “tirare a campare” e incaricare qualche altro consulente. Magari si potrà incaricare il quinto consulenti del lavoro per mettere d’accordo gli altri quattro sulla età della pensione in Italia, tra chi dice 70 anni e 3 mesi, 82 anni e 11 mesi e … 96 anni e 41 mesi … Se questi incompetenti non stessero minando alle basi, la tenuta della intera Comunità, ci sarebbe letteralmente da ridere. Purtroppo l’incapacità di questi cantastorie sta sferrando il colpo di grazia alla Città di Civitavecchia, uscita già allo stremo dopo 5 anni di gestione del “fronte del porto”. I 18 mesi dell’amministrazione Tidei sono serviti ad invertire la rotta, ridurre i debiti di oltre 10 milioni, ritornare credibili con i creditori (neanche un pignoramento venne avviato durante la mia amministrazione) ma purtroppo per gli interessi di un gruppetto di irresponsabili, non fu possibile completare il risanamento per il quale necessitava qualche altro mese di lavoro e la “barra a dritta”, come era stata impostata. Ora purtroppo, dopo il commissariamento e questi primi 13-14 mesi a 5 stelle, la situazione è tornata drammatica, ai livelli – e forse peggio – di quella ereditata da me nel 2012. Siamo vicini a lavoratori e cittadini, per quanto consapevoli che il timone è in mano a gente senza scrupoli, senza idee, senza il benché minimo rispetto di lavoratori e cittadini”.