“A sentire le prime parole del sindaco Cozzolino c’è di che preoccuparsi”. Così l’ex sindaco Tidei commenta le affermazioni del primo cittadino in merito al futuro delle società municipalizzate. Secondo Tidei le idee di Cozzolino “sono poche ma confuse, parla di bancarotta fraudolenta a seguito dell’apporto del patrimonio, ma nell’Ordinamento italiano è vero il contrario”.
Il consigliere comunale del Pd si dice dispiaciuto “perché probabilmente da un paio di mesi la giunta Tidei avrebbe già risolto definitivamente la vicenda Hcs, con beneficio per cittadini, dipendenti e Comune, mentre l’attuale giunta sembra essere consigliata da un branco di sciamani che propone cure in base ai presagi celesti o ai fondi del caffè, più che applicando i principi del diritto e della gestione aziendale”.
“Mi convinco sempre più che la soluzione più corretta sia sempre quella individuata dalla mia Giunta e portata avanti sino al novembre 2013 – continua Tidei – la sentenza del Consiglio di Stato non mi stupisce. Così come non mi stupisce il risultato positivo di Hcs nel 2013, che si attesta intorno a mezzo milione di utile dopo le perdite record degli anni 2011, -12,1 milioni, e 2012, -2 milioni circa. Purtroppo la “tassa Moscherini” è stata una medicina amara da mandare giù. Ma già la mia giunta aveva individuato il modo di restituirla nel 2015, attraverso le entrate derivanti dalla convenzione con l’Autorità Portuale. Rimanendo al risultato di Hcs per l’anno 2013, questo è la più evidente dimostrazione del corretto operato della mia Giunta. Passare da una perdita di 12 milioni ad un risultato positivo, in due anni, è qualcosa da libro dei record. Un risultato che non deve essere vanificato. Se ci fosse stata data la possibilità, come previsto dalla delibera 37, da modificare parzialmente per superare l’empasse dell’Appello pendente, avremmo infatti: iniziato a pagare i fornitori in base all’accordo stragiudiziale, dicembre/gennaio 2014; definito il piano di prepensionamenti per migliorare, a seguito dei minori costi, il risultato del 2013, già positivo per Hcs ma non per le Sot; fatto la fusione per incorporazione con Civitavecchia Infrastrutture e reso estremamente solida la nuova “Civitavecchia Servizi”, rendendola così in grado di investire, acquistare nuovi macchinari, come previsto nel nostro piano industriale, e migliorare quindi le condizioni di lavoro dei dipendenti e l’efficienza dei servizi. Insomma, in pochi mesi: nessuno avrebbe perso il posto di lavoro; tutti i fornitori sarebbero stati pagati; i cittadini avrebbero avuto restituita la “tassa Moscherini”, la Tia 2011; i servizi sarebbero enormemente migliorati a favore di tutta la città”.