“La situazione di Hcs è grave, ormai è tempo di agire con pieno senso di responsabilità e senza più rimandare”. Sono le parole del Sindaco Tidei, che oggi ha scritto una lettera a tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, nella quale rivolge un appello nel momento più delicato per quanto riguarda il salvataggio della holding comunale. Di seguito il testo completo della lettera.
“Caro Consigliere,
Da mesi il Comune è di fronte alla drammatica situazione di HCS, dei debiti che ammontano complessivamente a 32 milioni di euro e delle perdite che nel 2011 sono state di 12 milioni, ridotte nel 2012 a 5.4 milioni che pure si aggiungono alle precedenti.
Su esplicita richiesta dei Revisori dei Conti, a causa dell’alto tasso dei debiti e del capitale ormai negativo, i libri contabili sono stati così consegnati al Tribunale che ha concesso 120 giorni di tempo per arrivare al concordato preventivo.
Con enormi difficoltà di cassa, il Comune ha fin qui fatto fronte agli stipendi.
Pur avendo già preteso drastiche economie di gestione, il sistema delle Municipalizzate è ancora oggi un apparato dispendioso di sprechi intollerabili, con un eccessivo costo del personale che raggiunge l’80 per cento dei costi generali.
Volendo salvare le Società e garantire i livelli occupazionali (nessuno escluso), l’Amministrazione ha avviato il confronto con i Sindacati sulla Cassa integrazione in deroga e sulla riduzione dei privilegi accumulati.
Non basta, evidentemente.
Proprio il salvataggio impone di far fronte al gigantesco debito per scongiurare il rischio di arrivare alla liquidazione e al conseguente licenziamento totale in HCS e nelle Sot.
Nel frattempo, occorre trovare subito 3.5 milioni di euro in pochi giorni, con i quali le casse comunali saranno in grado di garantire gli stipendi fino a gennaio (per questo è stato chiesto all’Enel di versare in anticipo l’acconto dell’IMU ed altre competenze).
E’ evidente che non è più possibile prevedere nessuna elargizione straordinaria da febbraio in poi e che, prima di allora, occorre reperire le risorse finanziarie per far fronte ai debiti nel frattempo dilazionati o transati dai liquidatori.
Questa la situazione.
Questo quadro drammatico impone a ciascuno di Noi responsabilità di governo nell’affermare una volontà politica solidale che salvaguardi l’occupazione per oltre 400 lavoratori e le loro famiglie.
La già pesante Crisi economica, così sofferta in un territorio debole come Civitavecchia, si avviterebbe in questo caso in una spirale che conduce a livelli di allarme sociale insostenibili.
Insieme agli elementi fortemente drammatici, questa crisi contiene però anche importanti opportunità.
Di Equità anzitutto, di Solidarietà e di miglioramento dei Servizi.
Come Sindaco, ho già proposto soluzioni concrete per salvare le Società e salvaguardare i posti di lavoro.
Al contempo avverto l’esigenza di ricercare, insieme, le migliori strade e le migliori soluzioni, le più largamente condivise, incontrando singolarmente – affiancato dal Delegato ai rapporti con le Municipalizzate, – ciascun Consigliere.
E’ un impegno da me formalmente assunto in Consiglio Comunale e al quale intendo così mantenere fede.
E’ giunto il tempo che chiunque abbia proposte che ritiene di un qualche interesse le esponga con pieno senso di responsabilità: non c’è più spazio né per le favole né per le strumentalizzazioni che porterebbero alla liquidazione di tutte le Società.
Di fronte ad un eventuale fallimento – della Politica prima ancor prima che delle Municipalizzate – ognuno si prenderà, per quanto gli compete, la propria responsabilità sia delle cause sia dell’atteggiamento assunto di fronte ad un così grave problema al momento di risolverlo.
Mi auguro con ciò si arrivi, in tempi rapidi, al salvataggio delle Società”.
Il Sindaco di Civitavecchia
Pietro Tidei