Si è svolto oggi al Pincio l’atteso incontro tra Comune, Hcs e organizzazioni sindacali per fare il punto sulla sorte della holding e dei suoi lavoratori. Nel corso della riunione, fortemente voluta dal presidente di Hcs, Rina Romagnoli, è stato illustrato, a grandi linee, il piano aziendale che l’amministrazione intende adottare per evitare la messa in liquidità della municipalizzata ed il licenziamento dei dipendenti.
Stando a quanto dichiarato dal sindaco, Pietro Tidei, “è stato detto ai sindacati che lo scorso 30 giugno non si è potuto procedere all’approvazione del bilancio aziendale perchè fallimentare; che, data la situazione, i registri sarebbero dovuti finire in tribunale per dichiarare il dissesto finanziario. Tutto questo ad oggi è stato evitato, investendo 5 milioni di euro sottratti dalle casse comunali per metterli sui conti della municipalizzata e da circa 3 mesi, esperti del settore stanno valutando adeguate soluzioni per non arrivare alla messa in liquidità. Purtroppo, però, si ha a che fare con un’azienda che perde milioni di euro l’anno. Basti pensare che su 17 milioni di euro non ne incassa neanche 10. Tutti i giorni arrivano decreti ingiuntivi. Proprio stamani ne è arrivato un altro. Quindi l’unica via d’uscita allo stato attuale è quella della cassaintegrazione che servirà per abbattere i costi. Già da domani mattina per i sindacati saranno disponibili i conti. Dopo di che andremo insieme in regione a richiedere la cassa depositi e prestiti per alcuni lavoratori.” Il primo cittadino ha concluso dicendo di “essere convinto che dopo un anno di cassaintegrazione in deroga le sorti della holding si potranno risollevare”.