La lettera con la quale i 380 dipendenti di Hcs e delle partecipate sono stati invitati per quest’oggi a partecipare ad una riunione in Comune per manifestare il loro interesse a transitare nella nuova Civitavecchia Servizi Pubblici finisce all’attenzione del consiglio comunale. Il gruppo del Pd ha infatti presentato un’interrogazione urgente nella quale evidenzia la legittimità dell’iniziativa di invitare i dipendenti ad una riunione.
In primo luogo, i consiglieri dem sottolineano che la normativa non prevede che per effettuare il passaggio dalla società cedente a quella cessionaria i lavoratori debbano partecipare a riunioni o definire forzatamente accordi transattivi individuali. Parlando poi di non velata minaccia riferendosi al passaggio della lettera nella quale si sostiene che mancata partecipazione all’incontro sarà intesa come manifestazione di non interesse al passaggio, con sottointeso eventuale licenziamento. Il gruppo consiliare del Pd, tenuto conto che eventuali ricorsi derivanti da una illegittima procedura esporrebbero il Comune ad inevitabili contenziosi con eventuale danno economico, chiede quale sia la norma o disposizione prevista dall’Ordinamento che permetta di prospettare ai dipendenti delle società partecipate che, in caso di mancata partecipazione alle riunioni al comune, non saranno trasferiti alla Civitavecchia Servizi Pubblici srl e, quindi, licenziati. Chiede inoltre al sindaco, qualora tale norma non esistesse, quali misure vorrà prendere nei confronti degli amministratori per porre immediato termine ad una iniziativa che va assumendo i contorni di una grave irregolarità o di una vera e propria illiceità.