Si fa sempre più probabile una vertenza pesca nei confronti dell’Autorità Portuale di Civitavecchia. Giampaolo Buonfiglio, presidente dell’Associazione Nazionale delle Cooperative, che rappresenta la totalità della marineria laziale, attacca frontalmente Molo Vespucci.
Secondo Buonfiglio, infatti, la situazione dei pescatori sta divenendo con il tempo sempre più insostenibile per via dell’atteggiamento dei funzionari dell’Autorità, oggi commissariata e dipendente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’ultima ingiustizia subita dai pescatori è la pretesa, da parte dell’Autorità, di considerare a loro carico le spese per gli interventi necessari alla messa in sicurezza dei locali concessi alla cooperativa “Marinai e Caratisti” per il mercato ittico, che presentano danni dovuti ad errori di progettazione. Secondo l’Agrital, comunque, i pescatori sono poi vittime di numerosi e ben più gravi disagi. Dal ritardo del ripristino della pompa di gasolio, che oggi li rende preda di un unico rivenditore, all’assenza di uno scalo d’alloggio, per finire con il mancato controllo sulle vendite di prodotto effettuate in banchina fuori dal mercato ittico, con i conseguenti rischi igienico-sanitari. Lamentando anche i canoni eccessivi richiesti per i magazzini del porto, Buonfiglio sostiene che l’Autorità portuale pensa di poter trattare i pescatori non come cittadini ma come mendicanti da penalizzare e maltrattare e chiede l’istituzione di un tavolo in cui affrontare questi problemi e trovare soluzioni al più presto. “Se non verremo ascoltati – conclude – saremo costretti a ricorrere alle vie legali”.