Come genitori e studenti universitari di Civitavecchia non possiamo non ringraziare l’ Avv. Vincenzo Cacciaglia, presidente della Fondazione Cassa Risparmio, per il suo prezioso lavoro sul fronte dell’Università di Civitavecchia, sostenuto anche dall’Università della Tuscia, che mantiene da anni interessantissimi corsi di Scienze Ambientali Marine, volti allo studio ed alla tutela dell’ambiente marino. Anche il Sindaco di Civitavecchia tempo fa ha organizzato degli incontri tra i veri enti per trovare nuovi partner e risollevare le sorti del Consorzio Universitario, impegnandosi fattivamente per soddisfare le esigenze degli studenti della città.
Tuttavia, ed è con grande rammarico che lo diciamo, a fronte di una volontà comune di favorire il prosieguo di questa esperienza, non vi sono segnali da parte dell’Università LA SAPIENZA di Roma per mantenere i corsi che fanno capo a questo Ateneo. Anzi, LA SAPIENZA sembra che abbia già fatto i bagagli e se ne sia andata da Civitavecchia.
Eppure sono centinaia i giovani di Civitavecchia laureati in Ingegneria della Sicurezza, Erboristeria ed Economia Aziendale, centinaia di persone che hanno arricchito il territorio con il loro lavoro (tutti i laureati in Ingegneria sono occupati) e con la loro formazione professionale, dando un contributo notevole all’innalzamento del livello culturale e sociale del territorio, giovani che oggi non sono più un peso per le proprie famiglie e possono cominciare, finalmente, a guardare al futuro.
E’ veramente triste assistere al declino di una struttura preziosa per la città, per i giovani, per le famiglie non solo di Civitavecchia ma per l’intero comprensorio. Sappiamo che il Sindaco di Civitavecchia, come ha assicurato più volte, sta organizzandosi, con altri sindaci di Allumiere e Tolfa,del consigliere comunale del Pd Nicola Porro, affinchè la ricchezza dell’esperienza universitaria non si disperda. Da alcuni mesi, tuttavia, nonostante i buoni propositi, è sceso il silenzio sul futuro del Polo Universitario di Civitavecchia, per cui tanti studenti che stanno completando gli studi secondari, ormai prossimi al diploma, si chiedono se mai potranno iscriversi a Civitavecchia, come è avvenuto negli ultimi dieci anni. Noi auspichiamo risposte immediate da parte delle istituzioni, per fare chiarezza su questo stato di quiete distruttivo per il Consorzio universitario, distruttivo per la città e per i cittadini stessi. Non si può infatti parlare di futuro per i giovani, di progettualità e di programmazione senza tenere nel debito conto il valore aggiunto dell’istruzione Universitaria.
Gradiremmo anche sapere qual’è la posizione dei politici locali in merito al problema università, affinchè nelle prossime elezioni amministrative gli studenti di Civitavecchia ( sono migliaia gli studenti pendolari tra Roma e Civitavecchia che gradirebbero risparmiare le tre ore di tempo del viaggio a Roma, tra andata e ritorno, per dedicarsi allo studio ), possano sapere in anticipo, prima di votare, chi voglia mantenere la struttura universitaria locale e chi invece ha altri progetti, affinchè possa essere accordata la massima fiducia ai politici che sostengono la cultura e l’istruzione universitaria civitavecchiese.
Claudio Ferrari
Simona Di Gennaro
Enrica De Fazi