Non manderanno i propri figli a scuola se non verranno rimosse le due antenne per telefonia mobile installate su una palazzina privata di via San Gordiano. E’ questa l’intenzione di una trentina di residenti della via in questione che questa mattina si sono ritrovati davanti al Comune per protestare contro l’installazione della seconda antenna, avvenuta a metà luglio nelle ore notturne, sul tetto della stessa abitazione che dista solo cinque metri dalle finestre delle case circostanti. I residenti di via San Gordiano chiedono la repentina rimozione delle antenne allarmati per le conseguenze che le radiazioni potrebbero avere sulla salute dei loro bambini. A sostenere gli abitanti in questa battaglia, iniziata alcuni mesi fa con la costituzione di un comitato che ha già raccolto 350 firme, l’ex consigliere comunale del Prc, Simona Ricotti, ed il presidente della Terza Circoscrizione, Vincenzo Biferali. “Il comune ci ha abbandonati a noi stessi ? spiega indignata la portavoce dei residenti, Patrizia Calzoni ? Ci troviamo in una situazione vergognosa, con le due antenne che si trovano a soli cinque metri dalle nostre abitazioni e nessun ente municipale a tutelarci. Le emissioni sprigionate da queste antenne, come ci hanno riferito i nostri medici, possono avere effetti molto nocivi per i nostri figli. Oltretutto sappiamo che sulla stessa palazzina dovrebbe essere installata una terza antenna che renderebbe la situazione insostenibile. Oltre la salute ? prosegue la signora Calzoni ? ci rimettiamo anche le case acquistate con fatica ed ora svalutate del 50%. D’altronde: chi acquisterebbe un’abitazione con una bomba così vicina?”. La protesta non si ferma comunque a San Gordiano. “Sappiamo che dovranno essere installate altre 20 antenne in tutta la città ? ha aggiunto Simona Ricotti ? in questa situazione da “Far West” in cui non c’è nessuna regolamentazione regionale a disciplinare la collocazione. Il Commissario straordinario ci ha dato la sua disponibilità a sopperire alla mancanza di un regolamento, alla luce del ricorso al Tar presentato dai gestori di telefonia mobile del quale non eravamo assolutamente a conoscenza. Non dimentichiamo ? conclude l’ex consigliere comunale del Prc ? che queste antenne, ed in particolare quelle UMTS, possono provocare patologie gravi come leucemie, tumori al sistema nervoso, problemi per le cellule degli occhi ed avere una forte incidenza anche sul Dna”.