I sindacati degli edili “murano” Palazzo del Pincio
“Mancano risorse e un progetto concreto a breve termine per l’edilizia ormai allo stremo, oltre a una visione d’insieme sull’infrastrutturazione e la modernizzazione della città da parte di un’amministrazione poco consapevole, a quanto sembra, del fatto che l’edilizia rappresenti, ed abbia sempre rappresentato, un potente volano anticiclico per l’economia locale”. E’ l’attacco della durissima nota diramata dai sindacati territoriali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Roma, successiva all’incontro con l’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica, Alessandro Ceccarelli. Le tre federazioni sindacali giudicano insufficienti i temi emersi dal confronto col rappresentante di Palazzo del Pincio, dal quale speravano di avviare almeno a soluzione i problemi tecnici e le pastoie burocratiche che di fatto bloccano investimenti Ater per 20 milioni di euro. Investimenti che, secondo i sindacati, rappresenterebbero una preziosa boccata d’ossigeno non soltanto per il settore edile, con il relativo indotto, ma anche per il tessuto sociale e per l’intera economia cittadina, ridotta al lumicino. Feneal Uil, Filca Cisl e Fille Cgil sottolineano che il rilancio del settore edile passa da progetti ed opere sostenibili cantierabili a breve termine e da celeri iter procedurali per le pratiche urbanistiche, non da dichiarazioni d’intenti. “Dobbiamo purtroppo constatare – aggiungono – che l’amministrazione comunale, certamente gravata da esigue risorse disponibili, non ha probabilmente ancora compreso la profondità della crisi in cui versa il settore, con la perdita di centinaia di posti di lavoro e maestranze ad alta qualificazione che rifluiscono nella rete dell’economia sommersa, né il suo peso specifico sulla qualità di vita della cittadinanza e sul potenziamento del territorio”. I sindacati plaudono all’apertura rilevata sui temi della legalità e della sicurezza sul lavoro, assieme alla trattativa che il Comune sta portando avanti per la riqualificazione dell’area Italcementi ed alla disponibilità per la programmazione di interventi a breve sull’edilizia scolastica di competenza, ma giudicano insoluto il nodo dei cantieri da avviare. Rilevando che in città è fermo, sollecitano quindi la rapida composizione di un tavolo tecnico con le parti sociali su investimenti Ater, riqualificazione area Italcementi ed edilizia scolastica. “Il settore – concludono – non può più aspettare, occorre far presto”.