“Non possiamo che esprimere apprezzamento per le parole pronunciate dal sindaco sull’impegno da lui assunto sulla salvaguardia di tutti i posti di lavoro dell’Icpl. È l’auspicio che da tempo l’Ugl si è prefisso e per il quale sta lavorando”. Inizia così una lunga nota stampa firmata dal segretario confederale dell’Ugl Civitavecchia Fabiana Attig.
“Si faccia una ordinanza – afferma Attig – nella quale Geochem Logistics possa riprendere la propria attività di sviluppatore di sistemi logistici presso Icpl Srl, cosi come meglio definito dal contratto stipulato tra le parti in data 1/09/2015. Mentre non possiamo che stigmatizzare l’intervento del dirigente sindacale della Cgil Alessandro Borgioni, che anziché cercare di fare chiarezza attacca l’Ugl per difendere una società che non ha più i requisiti di legge per poter operare all’interno della piastra logistica e che in alcun modo può garantire gli attuali livelli occupazionali. Appare quanto mai strano che Borgioni in tutti questi anni di sindacato in seno alla società, non si sia accorto di quanto stava avvenendo e che la stabilità occupazionale sia veramente a rischio. Ma tralasciamo le visioni “personalistiche” di Borgioni per parlare di questioni molto più serie. La benevola dichiarazione di intenti del sindaco cozza palesemente con le non azioni che l’amministrazione sta facendo nei riguardi di Icpl. Nonostante sia stata nominata una Commissione di Indagine, dove un Consigliere di maggioranza è in palese conflitto di interessi, il Comune ancora continua ad assecondare le “scorribande” di un soggetto gestore, quindi concessionario della Piattaforma Logista, orami decaduto d’ufficio per assoluta mancanza dei requisiti dettati dall’art.20 della convenzione 2002 Rep n. 395 ” il comune si riserva la facoltà di avvalersi nei confronti del Concessionario clausola risolutiva art. 1456 c.c. anche per una sola delle seguenti cause: quando il comportamento del Concessionario determina fatti che pongono una notevole diminuzione della capacità tecnico finanziaria, sospensione dell’attività, amministrazione controllata, concordato preventivo o qualsiasi altra forma, in caso di condanna, gravi vizi o ritardi nella esecuzione delle opere, mancata esecuzione della manutenzione ordinarie e straordinaria ecce cc. ” Requisiti questi che permangono in tutti gli “atti integrativi” che si sono succeduti negli anni 2004 art. 5; 2006 art.1,4,10. Anche qui il comune, che ha l’obbligo e il dovere di “controllo”, TACE e tace anche al primo fallimento. Infatti con un passaggio di denominazione si passa da I.C.P.L. SPA con capitale soc. minimo di 200 mila euro a ICPL Srl con cap. sociale 10 mila euro, totalmente partecipata dalla fallita. Nel dicembre 2014 con sentenza definitiva n. 1872/2014 rep 43/2014 il Tribunale di Civitavecchia dichiara il fallimento di “interporto di Roma Piattaforma Logistica Civitavecchia Srl” e ordina alla fallita di depositare i bilanci, le scritture contabili e l’elenco dei creditori, che ammontano a circa 60 milioni di euro e avvisa tutti i creditori. Quindi anche il Comune di Civitavecchia deve presentarsi per le operazioni di rito circa i contenziosi. Detto ciò il comune per norma doveva avviare la procedura di decadenza, invece tace. Accampa scuse. La domanda viene spontanea. Perché il sindaco si espone a danno erariale? Perchè non attiva la procedura della “Decadenza” – autotutela amministrativa – art.6 comma 3 Legge 124/2015? A chi giova mantenere in piedi un diritto di concessione ad un soggetto fallito? Forse il conflitto di interesse è più complesso di qualche parentela? O ci troviamo dinanzi all’ennesima impuntatura di qualche Dirigente troppo arrogante per ammettere il proprio errore con il sindaco? Con questi presupposti il sindaco, non è credibile e non dice il vero quando afferma di voler tutelare i posti di lavoro, non dice il vero neppure quando dichiara che sta facendo tutti i monitoraggi. Su cosa sta monitorando? Prendiamo ad esempio la vantaggiosa offerta dalla Geochem Logistics, società che opera da oltre 1 anno all’interno dell’Icpl, con un contratto di fornitura e servizi regolarmente riconosciuto. La Geochem Logistics, con una nota ufficiale prot.0086514 del 13/11/2015 dichiara di “impegnarsi, attraverso una concessione temporanea a dare continuità aziendale all’impianto, di riassorbire tutti i dipendenti a pari condizioni e, di assumere ulteriori 150 unità lavorative” rispetto i contratti in essere e quelli in attesa. Cosa ha risposto il sindaco alla Geochem Logistics? Nulla, l’offerta è praticamente caduta nel dimenticatoio. Forse perché in questo momento la Geochem è divenuta nemico numero uno della Icpl? Riteniamo il caso visto che parliamo di soldi pubblici e occupazione, che Cozzolino, il Segretario Generale e il Responsabile dell’ufficio avvocatura, si rileggessero bene tutte le carte, evitando qualche probabile denuncia. La scrivente organizzazione, sicura che nulla si muoverà, Invita, pertanto, i Consiglieri che Compongono la commissione D’indagine in particolare il Presidente Consigliere Sandro De Paolis, di predisporre ed effettuare da subito un sopralluogo nel sito della Piattaforma Logistica Icpl Srl , di concerto con agli uffici tecnici, per accertare che i Fondi erogati dal Cipe e messi a disposizione della ICPL Srl di cui agli elenchi della convenzione Rep. 395/2002 e successive integrazioni del 2004 – 2006, siano stati effettivamente impiegati per la realizzazione delle infrastrutture enunciate. Più in particolare si invita il Presidente della Commissione a prestare attenzione alle seguenti opere finanziate anch’esse con gli ultimi 6 milioni Cipe: adeguamento sedime piastra logistica; messa in sicurezza del perimetro della piastra logistica; spostamento acquedotto interferente; messa a norma degli spazi e dei gruppi di raffreddamento; certificazione e revisione dei binari ferroviari; ripristino servizi necessari. Si tralasciano in elenco le opere di ordinaria e straordinaria manutenzione e la messa in sicurezza del luogo di lavoro non per importanza, ma per mera opportunità. Resta fermo che il totale dei lavori non raggiunge la cifra di 6 milioni di euro. La scrivente con atto ufficiale richiederà trasmissione dei verbali della commissione di indagine al fine di valutare il riscontro di quanto richiesto. Allo stesso modo chiediamo al sindaco di riportare la discussione in seno al Consiglio Comunale l’organo preposto decisionale”.