La terza sezione del Tar Lazio si è pronunciata sul ricorso presentato dal Codacons, presentato al fine di annullare il decreto con cui il Ministero dell’Ambiente aveva rilasciato all’Enel l’autorizzazione integrata ambientale senza però procedere prima ad una serie di valutazioni sui rischi per l’ambiente e sulle conseguenze per la salute dei cittadini. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha disposto, in particolare, alcuni accertamenti volti a verificare il livello di inquinamento prodotto dalla centrale e le condizioni di agibilità della struttura.
Nel documento, i giudici scrivono che il Cnr e il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma dovranno approfondire alcuni aspetti. In primis, dovrà essere verificata la concentrazione dei microinquinanti potenzialmente pericolosi che vengono emessi dalla combustione del carbone; dovrà essere controllato, poi, se tali emissioni superano i valori limite stabiliti per l’impianto dell’Enel; ancora, dovrà essere accertata la concentrazione delle radiazioni ionizzanti emesse dal carbone utilizzato nella centrale e, quindi, l’eventuale superamento del limite di esposizione per la popolazione e per i lavoratori dell’impianto, stabilito dalle norme vigenti; un’ulteriore verifica dovrà riguardare la concentrazione giornaliera del monossido di carbonio. Non è tutto, perchè nell’ordinanza si legge anche che il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco dovrà accertare la quantità di olio combustibile denso ancora presente nella centrale e stabilire se rientra nei limiti previsti dalle norme. Infine, si dovrà vedere se la centrale possiede i certificati di prevenzione incendi. Secondo il Presidente del Codacons Carlo Rienzi, si tratta di un’ordinanza importantissima, perchè dispone controlli atti a tutelare la salute dei cittadini e verificare il rispetto delle norme vigenti. Rienzi si è rivolto direttamente al Sindaco Antonio Cozzolino, chiedendo di bloccare subito la produzione di carbone in eccesso in attesa degli esiti degli esami ordinati dal Tar.