Il Comitato per l’acqua pubblica di Civitavecchia interviene dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso dei sindaci contro la diffida della Regione Lazio ad affidare le infrastrutture idriche ad Acea ATO2. Il Comitato chiede al Presidente della Regione Lazio di dare avvio al percorso di approvazione della proposta di legge 238/2015, depositata in Regione dai comitati dell’acqua pubblica, affinché si arrivi al più presto alla ridefinizione dei nuovi ambiti di gestione del servizio idrico e sia attuata la nuova convenzione di gestione, che prevede la partecipazione di comuni, cittadini, e lavoratori.
Chiede poi al sindaco di Civitavecchia di tener fede agli impegni elettorali e, in particolare, di rappresentare alla Regione, insieme agli altri sindaci resistenti, i timori della popolazione per l’immobilismo dell’amministrazione regionale che, anziché contrastare, si sta rendendo responsabile del passaggio del servizio idrico pubblico ad Acea.
“Chiediamo inoltre al Sindaco Cozzolino – conclude il Comitato locale di Acqua Pubblica – di intervenire presso la sindaca Raggi affinché dia avvio al percorso di ripubblicizzazione dell’acqua a partire da Acea ATO2 iniziando dallo smentire, con parole e fatti, la volontà espressa dall’assessore Colomban di dare seguito alla vendita della quota del 3% delle azioni Acea in capo al Comune di Roma”.