“Mi vergogno di essere cittadino di Civitavecchia”. È l’amaro commento di Mario Benedetti al provvedimento dello Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune, che ha disposto la chiusura dello stabilimento balneare del Pirgo. L’atto amministrativo è dello scorso 21 agosto, ma la sospensione delle attività sulla spiaggia è effettiva dalla giornata di ieri. Un’estate iniziata in ritardo per i problemi legati al bando per la concessione degli arenili cittadini, con l’unico stabilimento presente sul lungomare costretto quindi a chiudere in anticipo. VIDEO 1 – VIDEO 2
Benedetti però non ci sta e contesta le accuse che gli sono state mosse. “Nel provvedimento si fa riferimento alla mia mancata buona condotta dopo l’avviso ricevuto dal Prefetto di Roma per dei fatti avvenuti nel 2012 per una serie di procedimenti penali a mio carico che si sarebbero concretizzati in degli abusi nei confronti della pubblica amministrazione e del demanio marittimo, riscontrati dal Suap e dalla Polizia Locale. Inoltre mi è stata chiesta una documentazione aggiuntiva che ho però inviato nei tempi previsti. Ho avuto delle denunce – spiega Benedetti – ma non sono mai stato condannato. Anche il sindaco ha delle denunce, ma non ha lasciato il suo posto, mentre a me viene chiusa l’attività”. Insieme alla chiusura dello stabilimento, l’arenile cittadino perde anche l’unico tratto provvisto di assistenza ai disabili e ai bagnanti. Questa mattina i frequentatori della spiaggia hanno criticato il provvedimento del Comune e mostrato la loro solidarietà al gestore e al personale. “L’amministrazione nella vicenda del Padellone ha parlato di sabotaggio – dichiara Benedetti – in questo caso il sabotaggio è stato fatto nei confronti dei cittadini civitavecchiesi e dei turisti. Denuncerò il comandante della Polizia Locale ed impugnerò sicuramente questo provvedimento al Tar, ma la stagione è ormai compromessa”.