Il Comune è uscito dal Consorzio per la gestione dell’Osservatorio Ambientale e da adesso in poi farà affidamento sull’Osservatorio regionale. È quanto deciso nel corso del consiglio comunale di questa mattina. Al termine di una lunga discussione tra i banchi dell’Aula Pucci, il provvedimento è stato approvato con i soli voti della maggioranza. Ad esporre l’atto è stato l’assessore all’ambiente Alessandro Manuedda che ha ricapitolato la storia dell’Osservatorio Ambientale, e del Consorzio, sin dai tempi della conversione a carbone della centrale Tvn. VIDEO
Secondo l’assessore, in sostanza, il Comune non può rimanere all’interno di un consorzio che ha rilevanza economica e imprenditoriale e le cui analisi sono pagati dall’Enel, ovvero da chi viene controllato. Anche perché quest’ultimo aspetto non rispetta le prescrizioni Via del 2003. Tanti gli interventi a seguire, sia da parte dei consiglieri di maggioranza, sia da quelli dell’opposizione. Secondo il consigliere del Pd Pietro Tidei la domanda è una sola: “L’uscita dal Consorzio servirà a risolvere il problema della salute a Civitavecchia?”. L’ex sindaco ha affermato che l’Osservatorio, che come presidente vanta il dottor Giovanni Marsili, sta facendo lodevolmente il proprio lavoro e che è assurdo rinunciare ad un milione di euro per effettuare degli studi sull’ambiente che sicuramente possono essere migliorati ed integrati con quelli dell’Osservatorio regionale. “Visto il lavoro che avevamo iniziato, questa scelta mi rammarica moltissimo” – ha affermato invece il consigliere Mauro Guerrini mentre secondo Perello (La Svolta) “si poteva potenziare, integrale e migliorare il lavoro dell’Osservatorio Ambientale senza però uscire dal Consorzio”.