Al termine dello spettacolo di Massimo Ranieri è stato proiettato il cortometraggio di Pino Quartullo “E la vita continua”, premiato alla sessantanovesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografiaca di Venezia.
Girato in gran parte a Civitavecchia, e nello stesso teatro Traiano, il lavoro, promosso dal professor Girolamo Serchia ha lo scopo di avvicinare e sensibilizzare al tema della donazione d’organi, attraverso la storia dello studente bagnino Lorenzo che muore in un incidente stradale e dona i suoi organi all’attore Attilio che soffre di una grave patologia epatica. Un corto incalzante, in cui si vede la mano di Quartullo regista, coadiuvato da una schiera di attori importanti come Ricky Tognazzi, Francesco Pannofino, Emanuela Rossi, Pietro de Silva, Ludovico Fremont, Cesare Bocci, Laura Lattuada, Andrea Dianetti, Paolo Triestino e Saverio Deodato Dionisio. Uno sforzo comune per superare la barriera dei molti indecisi, a partire dai genitori del giovane Lorenzo del corto, ai quali è diretto il messaggio molto chiaro di questa campagna voluta dall’ex ministro della sanità e che ha fatto registrare un primo successo, quello artistico del festival di Venezia.