Perdite idriche che assumono dimensioni sempre più preoccupanti, un muretto distrutto da settimane di cui nessuno sembra essersi preoccupato, segnali stradali divelti. E ancora un marciapiede quasi nuovo di zecca ridotto in condizioni pietose e un pezzo di storia cittadina trasformato in orinatoio pubblico. Non stiamo parlando dei problemi che affliggono chissà quale periferia, ma dello stato di degrado in cui versano alcune centralissime zone della città: su tutte Viale Garibaldi e Porta Livorno.
Di certo non il miglior biglietto da visita per i turisti in arrivo, senza dubbio un motivo di sconforto per chi cerca di godersi una passeggiata. Ad offrire una fotografia, anzi, decisamente più di una fotografia di quello di cui stiamo parlando sono alcuni nostri telespettatori, che hanno inviato alla nostra redazione le immagini andate in onda nell’edizione odierna del Trcgiornale. Si parte dal viale, come detto, e dal muretto di fronte alla piscina di largo Galli andato distrutto, per cause ignote, alcune settimane fa. Forse una manovra sbagliata di qualche incauto automobilista, forse un atto vandalico, fatto sta che nessuno ha fatto nulla e le pietre distrutte sono tutt’ora sul marciapiede a far bella mostra di sé, a pochi passi dalla copiosa perdita idrica di cui avevamo scritto anche nei giorni scorsi sul nostro sito. Così come continua a far bella mostra di sé anche la casetta di legno lungo la passeggiata, che definire sporca risulterebbe un eufemismo, esattamente sopra il mosaico con lo stemma comunale. Di chi sia la competenza della rimozione è un mistero e intanto la struttura è sempre più abbandonata, tanto da divenire col passare dei giorni un “rifugio” per piccoli rifiuti e cartacce. Poco più avanti, il cartello con l’indicazione per il parcheggio, caduto sul marciapiede a causa del maltempo o di qualche inutile bravata, che ha quasi abbandonato ogni speranza di essere rimesso al proprio posto. Posto diverso, stesso degrado, visto che le cose non vanno meglio a Porta Livorno, che sarebbe più appropriato chiamare “porta Vespasiano” come suggerisce il telespettatore che ci ha inviato le fotografie in questione. Lo storico accesso al porto, infatti, sembra essere stato scambiato ultimamente per un orinatoio pubblico, un pissoir per dirlo elegantemente alla francese, a servizio di quanti, in maniera diversamente civile e che di elegante ha ben poco, non riescono proprio a trattenerla fino a casa. Insomma, si rallegrino i civitavecchiesi che lamentano il degrado delle periferie: rose e fiori non crescono più nemmeno in centro.