“Caro Alvaro Balloni,
leggo la tua nota in risposta ad un mio comunicato e mi domando perché una persona che dice “non ho mai avuto la fortuna di conoscere e dialogare con Pascale, e devo dire che le sue affermazioni non me ne fanno avvertire il bisogno” senta la necessità di replicare con cotanto fiume di parole”.“Oltretutto, caro Balloni, le tue affermazioni dimostrano che hai letto male, molto male il mio comunicato. Probabilmente i tuoi nuovi sottoposti devono averti spinto a decisioni affrettate. La distanza politica tra di noi è grande ed è evidente. Ma giustamente, come dici tu, andiamo ai fatti: quando ho lottato contro la privatizzazione dei parchi non ti ho visto. Quando ho detto no, insieme a molti altri, alla la cementificazione di san Gordiano, alle riunioni, alla raccolta e alla consegna delle firme io non ti ho visto. Quando lottavo in mille altre occasioni per la qualità della vita io non ti ho visto. Dov’eri? Eppure nei consigli comunali dove noi siamo arrivati anche a manifestare (e siamo stati anche allontanati più di una volta) mi sembra di ricordare la tua presenza. Non mi ricordo bene, però, da quale lato dello schieramento. Aiutami tu, eri a destra o a sinistra?
Nell’ultima assise comunale (ho rivisto lo streaming on line più di una volta) tu ancora hai insistito con l’idea che bruciare rifiuti sia una cosa “chic”. Questo è un fatto.
Se il nostro segretario nazionale, Riccardo Nencini, ed il buon Gerardo Labellarte, responsabile degli enti locali, più qualche loro sensale di passaggio oggi giustamente ingrufugnato perché, forse, rompo le uova nel paniere, hanno sentito la necessità di includere nel Psi qualcuno che è transitato nei Ds e in Idv, a Roma indossa una bella giacchetta rossa e a Civitavecchia ha vivacchiato con il centrodestra tenendo un piede in due scarpe, avranno di certo le loro motivazioni. Ma il fatto che loro possano avere motivi, non vuol dire che io debba per forza accettarli e condividerli. Inoltre che tu abbia l’affidabilità politica di una zucchina lessa, perdonami, è un fatto. Se non credi a me, basta fare una ricerca sul web; ci si imbatte in una bellissima pagina di www.centumcellae.it che con l’eloquente titolo di “… Sono tornati” ti inserisce nel girone dei casaccari.
Chiedevi fatti, eccoli. Spero sarai contento. Ora però basta, non ti risponderò più perché ho cose migliori da fare. La prossima settimana presenterò un volume di Peter Singer, Liberazione animale e sto preparando la presentazione dell’autobiografia di Paola Concia. Due appuntamenti molto importanti per la vita intellettuale della città. Certo non sono mattoni e non è immondizia, non pretendo che tu ne veda la preziosità. Per inciso i libri sono quelle cose a forma di parallelepipedo che possono anche somigliare a mattoni, ma che sono fatti di carta variamente legata, intrisa di inchiostro e che contengono idee. Non saranno “fatti”, certo, ma forse sono più importanti …
In ogni caso ti manderò un invito perché, davvero, mi ispiri simpatia; mi perdonerai, ma di tanto in tanto vengo assalito dallo spirito del missionario. Chissà che non possa farti abbandonare l’amore per l’immondizia e farti venire quello per la lettura. Ci guadagneremmo tutti”.