L’esponente della segreteria dei Ds, Ivan Magrì, si dice allibito dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente Moscherini, per aver definito “operette” realizzazioni da lui volute e votate durante la seconda amministrazione Tidei, quando cioè l’attuale numero uno di Molo Vespucci era capogruppo dei Ds in consiglio comunale.
Secondo Magrì, infatti, considerando che il Comune di Civitavecchia è legato con la I.C.P.L. S.p.a. con una convenzione che nega alla città la possibilità di dare altre concessioni similari per un raggio di 2 chilometri, quello che Moscherini afferma è semplicemente assurdo e l’unica spiegazione, sempre secondo l’esponente dei Ds, è che il Distripark è un progetto da realizzare nel territorio del Comune di Tarquinia, esattamente subito dopo la fine dell’autostrada.
Per Magrì, dunque, Moscherini si sta muovendo solo ed ecslusivamente per ottenere l’ormai improbabile riconferma come presidente dell’Autorità Portuale, sperando di avere anche da Tarquinia l’indicazione del suo nome e chiede altresì di conoscere
la posizione della Casa della Libertà e del senatore Saporito sull’ipotesi di realizzazione di una importante infrastruttura fuori dal nostro comune.
“Condivido le critiche che Moscherini ha fatto alla piattaforma logistica in corso di ultimazione a Civitavecchia, – incalza Magrì – ma il Presidente dell’Authority, insieme a De Sio e Scacchi, è compartecipe di come l’Interporto di Civitavecchia è stato realizzato ed ha anche favorito l’entrata della RTC nella società. Questa vicenda la dice lunga su come Moscherini ha lavorato per il nostro territorio e quanto gli interessa l’occupazione dei giovani di Civitavecchia, – conclude – bisogna quindi che venga rivisto e riprogettato tutto quello che è stato fatto negli ultimi quattro anni da Autorità Portuale e Comune di Civitavecchia se si vuole generare sviluppo economico e occupazionale sul territorio: ma prima di ogni altra cosa bisogna mandare via Moscherini dall’Autorità Portuale”.